LVTN, GELU
Tornano i LVTN (già Leviathan) e lo fanno con un album che non lascia indifferenti, a partire da un artwork capace di avvolgere il tutto in un’aura di mistero. Del resto, come già avevamo avuto modo di notare in sede live, la band ha ispessito e reso più oscura la propria proposta – oggi un incrocio tra hardcore disperato e ricco di pathos, nichilismo crust e atmosfere ai confini del black – senza mai scadere nei cliché o correre dietro a chissà quale moda. Nei LVTN, infatti, restano sempre evidenti il background punk e la voglia di lasciare che siano le emozioni a prendere il sopravvento su qualsiasi sfoggio di violenza, a cominciare dalle sonorità, mai troppo “grosse” e sempre taglienti. Un dna, il loro, che origina dalle scene screamo e hardcore anziché da quella metal. Così questo nuovo disco si presenta come un ibrido personale, un esempio di contaminazione sui generis, capace di risultare ancora più inquietante proprio in quanto svincolato da traiettorie ormai assimilate.
Gelu è un album in cui si alternano esplosioni caustiche e momenti di apparente quiete, durante i quali il suono rallenta e si sfalda per permettere alla voce di condividere con l’ascoltatore tutta la sua disperazione, diventando quasi commovente nel toccare corde profonde grazie alle linee melodiche della chitarra e ai crescendo che ricordano l’approccio corale degli Envy.
Tutti questi ingredienti delimitano un tragitto che va percorso in un sol fiato e lasciato entrare sotto pelle affinché possa rilasciare il suo effetto catartico, una sorta di tunnel completamente buio all’interno del quale affiorano come lampi improvvisi ricordi e sensazioni.
I LVTN sono cresciuti e hanno saputo far tesoro del bagaglio di esperienze raccolte nel portare in giro la loro musica, ma non hanno smesso di guardarsi dentro e lasciare che il proprio mondo interiore si rifletta nelle composizioni, per questo risultano così appassionati e veri, quasi fragili nel loro aprirsi al pubblico. Una caratteristica che li rende uno dei nomi da sostenere, come hanno fatto le etichette coinvolte nella co-produzione di questo nuovo lavoro.
Noi continuiamo a puntare su di loro.