LUMINANCE RATIO / OREN AMBARCHI, Split 7”
Lo split con (un insolito) Steve Roden è stata una bella cosa. Ora i Luminance Ratio proseguono sulla strada delle uscite condivise con artisti internazionali di altissimo profilo, la stessa che Fratto9 sta facendo fare anche ad altri suoi protetti, ad esempio Sigurtà e Boccardi. Come a dire, forse: “siamo e ci considerano sullo stesso loro piano”. O magari questi split pensati così sono una versione discografica del cavallo di Troia: con la scusa che le riviste straniere parleranno del nome “grosso”, ecco che gli italiani si faranno conoscere bene anche oltre confine (del resto, una volta, gli split servivano anche a diffondere meglio il contagio delle musiche indipendenti).
Dopo Steve Roden, anche Oren Ambarchi regala alla serie seven inch un brano tutto sommato inusuale se si conosce il suo vecchio repertorio, dato che c’è una voce, quella di Stephen Fandrich (già al lavoro su Audience Of One, disco pubblicato da Oren nel 2012 per la Touch e incredibilmente ricco di strumenti e soluzioni per uno famoso a causa del suo minimalismo). Curfew (inspiegabilmente: “coprifuoco”) sembra essere una specie di risposta ai Phurpa e al loro drone vocale. Piace immaginarlo, dato che Stephen O’Malley, con Ambarchi nei Gravetemple (e non solo), li ha ristampati due anni fa con la sua Ideologic Organ.
Anche i Luminance Ratio, vero e proprio supergruppo sperimentale, si dedicano al drone: “dreamLES” è un brano sospeso nel nulla, tra qualcosa che non è e qualcos’altro che sta per essere (la chitarra accenna a una frase, a un gesto più articolato, ma viene trascinata via dal movimento di un suono esteso all’infinito).
Da collezionare.