Luciano Gux (No More Lies, Torciless, Nineleven)
Basterebbe citare i molti gruppi in cui suona o di cui ha fatto parte, Tsubo, Buffalo Grillz, Face Of Fear, No More Lies, Torciless, Nineleven, One Day In Fukushima, per comprendere la nostra curiosità e la voglia di confrontarci con Luciano e sapere qualcosa in più su un nome che compare nei credits di parecchi dischi da noi recensiti.
Ciao, prima di tutto, presentati ai nostri lettori, come è nata la tua passione per la musica e quali i primi passi?
Ciao a tutti e piacere di ritrovarci qui, sono Gux e “suono” (con tutto il rispetto per gli amici musicisti professionisti che studiano una vita intera) da circa ventisei anni. La passione per la musica mi è venuta per puro caso quando un mio vicino mi ha regalato un basso che non usava più. Da lì è partito tutto e – più o meno – ho sempre avuto gruppi coinvolti nella scena underground, prima locale e poi man mano italiana.
Sei tuttora o sei stato coinvolto in moltissime band/progetti. In base a cosa scegli a quali aderire e cosa stuzzica la tua curiosità?
Le band non le scegli, capitano. Capita di fare delle chiacchiere spesso davanti a una birra e poi concretizzare, altre volte si viene contattati da musicisti più eccentrici, altre volte decidi di portare a termine un lavoro iniziato da altri oppure di iniziare un nuovo percorso, anche in due, magari organizzando le idee e poi svilupparle come è successo per i Nineleven agli esordi. Conosco tantissimi musicisti e alcuni sono diventati grandi amici al di là della musica, quindi viene tutto più naturale.
Partiamo dai No More Lies che ti vedono al fianco di alcuni personaggi a dir poco noti della scena romana… Introduci i tuoi compagni e il disco Fuori Dal Coro.
Ho avuto la fortuna di essere contattato dai No More Lies che cercavano un bassista. Il gruppo è nato con Fabrizio Armeni alla voce, Pinuccio Ordnal alla chitarra e Alessandro Il Nob alla batteria. Io, dopo due mesi di prove, ho registrato la loro prima demo cosi sono entrato come bassista e “rec.carolo” della band. Abbiamo fatto alcuni concerti con questa formazione, poi Pinuccio ha lasciato per motivi personali, quindi, prima di registrare il nostro debutto, abbiamo mischiato un po’ le carte prendendo Ivan Noce al basso (lo stesso dei Nineleven nonché bassista degli Hecate), io sono passato alla chitarra e abbiamo composto l’album Fuori Dal Coro. Nel frattempo si è aggiunto alla band Matteo, che era già un componente dei Disgusto insieme ad Alessandro Il Nob, alla chitarra solista.
I No More Lies hanno un approccio a cavallo tra hardcore old school e street punk, con un piglio dissacratorio/sfrontato e un pizzico di ironia. Come nascono i vostri pezzi e che tipo di atmosfera c’è in sala prove?
I pezzi di “Fuori Dal Coro” sono nati tutti da idee buttate giù da me e arrangiate con Alessandro. Mentre passavamo agli altri le pre-produzioni, ci siamo accorti che avevamo alzato un po’ il tiro, così Fabrizio ha pensato bene di dedicare la gran parte dei testi a personaggi e situazioni scomode, sai quelle storie di infami di strada…
Cosa dobbiamo aspettarci dal vivo? Se non erro avete aperto per nomi importanti come Agnostic Front, Gorilla Biscuits, Oppressed e molti altri, quali ti ricordi con più piacere e cosa ti hanno lasciato queste esperienze?
Personalmente a me il palco lascia sempre belle esperienze, anche se non si suona con grandi nomi, perché in primis metto avanti le emozioni che condivido con i miei compari. Per il resto, mi fa molto piacere che dopo tanti anni musicisti di band con grandi nomi vengano e si complimentino con noi, per i suoni o i riff oppure semplicemente perché hanno gradito lo show. Tutto questo alimenta la voglia di continuare sempre e comunque vada la vita.
Passando al tuo lato grind, non possiamo non parlare dei Torciless, che oltre a te vedono schierati due loschi figuri della “Costa Est” e nel nome nascondono un riferimento neanche troppo celato… Come è nata questa collaborazione coast to coast?
(ride, ndr) Ecco che torniamo al primo punto, quando ti dicevo che nel tempo la musica mi ha dato la fortuna di scoprire la scena grind riminese/fanese e nel tempo ho stretto amicizia con i suoi rappresentanti. Con Cola e Il Capro, un paio di anni fa, a Capodanno, ci siamo incontrati a casa per passare insieme le feste, ma io sono marcio dentro, quindi ho fatto trovare tutto pronto per suonare qualcosa anche se non avevamo in mente di metter su un progetto. Durante quelle vacanze , alle pendici dei monti Lepini dove ebbe inizio la bonifica della Palude Pontina… ci diede la sola Torci dei Mannaia. L’abbiamo presa seriamente sul personale (scherzo Torci) e da lì è nato il tributo al suo personaggio storico dei Muculords. Comunque, il nostro mini-ep lo trovate su YouTube e si intitola We Just Want To Grind.
Avete pubblicato di recente un nuovo brano con due guest provenienti dai One Day In Fukushima, altra band cui ti sei di recente unito, giusto?
Sì, ci siamo trovati tutti da me per caso e abbiamo fatto questo singolo con featuring di Valerio alla voce e Fabrizio alla chitarra solista, entrambi membri dei One Day In Fukushima, band che mi ha adottato da poco come secondo chitarrista. Da gennaio 2017 comincerò a fare concerti anche con loro. Nel frattempo lavorano ad alcune release, un tributo ai Terrorizer e uno split, per le quali mi occupo del master così come ho fatto per la prima demo del 2015.
Tornando ai Torciless, cosa avete in serbo? Contate di far uscire qualcosa in futuro o dobbiamo considerarlo un progetto estemporaneo senza piani prestabiliti?
Tu conosci bene gli altri due e io non sono da meno, quindi siamo imprevedibili come uno tsunami. Può darsi che il 31 dicembre 2016 si facciano ancora i botti grind, chi lo sa? Scherzi a parte, stiamo vedendo di tirare su un disco e di farcelo produrre da qualche povero disgraziato come noi.
Per chiudere, direi che non possiamo non citare i Nineleven, dei quali dovrebbe uscire a breve il debutto… Cosa dobbiamo aspettarci vista la tua natura poliedrica? Su che fronte ti muovi con loro a livello di stile/influenze?
I Nineleven nascono l’11 settembre del 2013 insieme al mio amico Antonio Perci alla batteria. All’inizio si voleva fare una cosa molto piu noise D&B, ma ci siamo accorti che i riff che uscivano erano bei riff ed era un peccato non suonarli, per cui mi sono rimboccato le maniche, ho acquistato una chitarra e ho cominciato un’altra sfida personale: non sono un buon chitarrista, ma, come si dice, meglio qualcuno che ti capisce quando parli piuttosto che uno che ti corregge sempre. Con Antonio ci siamo trovati a comporre per questa nuova esperienza musicale e abbiamo trovato in Ivan il basso. Abbiamo provato anche dei cantanti ma senza risultati, o per il poco impegno o perché inadatti al genere, così io ho deciso di mettere da parte l’idea del cantante e mi sono comprato un synth, da qui è ripartita la sfida chitarre-synth. Per un breve periodo, mentre nascevano i No More Lies, Pinuccio ci ha dato una mano nei live ai synth, ma in seguito, visti i suoi impegni, ha dovuto lasciare anche i Nineleven, per cui siamo tornati power trio e decisi a rimanerlo: io mi divido tra synth e chitarre anche nei live.
Il disco è a buon punto, tutte le tracce sono state registrate e mancano solo i synth che farò a breve in questi giorni. Conto di chiudere entro la fine dell’anno. Stiamo registrando tutto nel mio piccolo studio homeHighWatHertzHomeStudio, dove nasce la maggior parte della musica che produco. Per quanto riguarda il genere… non saprei dirti, Nineleven è una spugna, siamo tre musicisti che amano la musica a 360 gradi, per cui, quando componiamo, non c’è mai una cosa che non ci piace . Amiamo la semplicità nelle cose ma fatta col cuore e lo si può percepire nei live e nelle nostre pre-produzioni che trovate online.
Credi che questa necessità di tenerti sempre impegnato e pronto a collaborare dipenda più dalla curiosità e dalla voglia di metterti in gioco oppure dall’impossibilità di star fermo troppo a lungo e sopportare i tempi morti?
È un po’ l’insieme di tutto, mi piace partecipare e mi piacciono le sfide. Anche se non le vinco non importa, comunque partecipo col massimo dell’impegno e questo mi ripaga già molto. Da quando ho a disposizione un po’ di attrezzatura per le produzioni e le registrazioni, ho la fortuna di poter metter mano ai miei progetti in qualsiasi momento.
Grazie mille per il tuo tempo, lascia ai lettori i tuoi contatti e se vuoi svelaci qualche sorpresa di cui ancora non sappiamo e che hai in serbo per il futuro…
Sorprese per il 2017? Sto scrivendo un disco di musica elettronica sotto il nome di G.A.P.(acronimo di GuxAssPower) e abbiamo finito le riprese del videoclip che potete vedere qui.
Grazie a voi per il lavoro che fate supportando la scena italiana.
Un saluto a tutti i miei amici, ai musicisti delle band in cui suono, un abbraccio a tutti i lettori e a tutti i supporter della scena italiana.
Vi lascio i miei contatti: