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LINGUASERPENTE, Fast Radio Burst

Questo non è un disco fatto da giovanissimi, almeno biologicamente. Lo capisci anche dai testi, che spesso parlano di sconfitte e non di battaglie ancora da combattere. Nicola Crosato (chitarra), Tommaso Mantelli (voce), Roberto Olivotto (batteria), Paolo Riscica (basso, backing vocals) hanno a che fare col Veneto punk hardcore di With Love, Bluid e Full Effect, ma non solo: se leggete la nostra vecchia intervista a Mantelli, che ha anche registrato, mixato e masterizzato il disco nel suo studio, vedete quanta roba diversa ha fatto in questi anni e capite che “Fast Radio Burst” non è che uno dei suoi tanti riferimenti allo spazio e a chi lo abiterebbe. Dell’artwork si è occupato Eeviac, uno che in ambito musicale lavora ormai da una quindicina d’anni con veneti tipo Bologna Violenta (che era nei Full Effect) e GoDown Records, quest’ultima uno dei quattro co-produttori dell’album insieme a Shove, The Fucking Clinica e Overdrive, tutti nomi consolidati dell’underground italiano, tutti sicuramente fan di questi suoni.

Il titolo, oltre che a derivare dalle fisse di Mantelli, è molto adatto a un disco velocissimo che non spreca mai un secondo e non sbaglia un colpo: otto pezzi nervosi e non lineari compressi in una ventina di minuti (un’idea di punk che a me piace molto), in vari modi collegabili agli anni Novanta, specie – mi dicono – a etichette come Gravity, delle quali s’è riparlato più del solito giusto l’anno scorso, quando Southern Lord ha ristampato tutto degli Heroin. Il dna della band, insomma, è formato da esperienze non proprio diffusesi capillarmente in tutta Italia: al contrario di quanto uno potrebbe pensare, però, Fast Radio Burst è accessibile, penso “Inferno Dance” e al suo mezzo refrain melodico “I did my time, I did my way / No use to say I’ve got no complaints”, che poi è quello che vorremmo poter dire tutti noi, anche se sappiamo che non è così. Bella anche la chiusa apocalittica di “No Sea For A Guilty River”, che dura il doppio rispetto a ogni altro brano, ma non perde mai la presa su chi ascolta e mostra come i Linguaserpente sappiano anche giocarsela in modo diverso. Li immagino dal vivo e sono già felice.