Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

LINDA COLLINS, Choices

Il trio sabaudo (Alberto Garbero, Massimiliano Esposito e Vincenzo Morreale) torna tre anni dopo il debutto Tied con un nuovo album nel quale riunisce intorno a sé nuovi e vecchi amici (benedetta, Jackeyed e Ramon Moro) per costruire un percorso elegante e toccante.

“Sunbeams” mette in un insieme perfettamente lucido e coerente ritmo, melodia, una voce stupenda e autunnale, incursioni di tromba. Choices vive e si esprime con un pop in parte orchestrale, mai banale né scontato, ma raffinato ed in grado di colpire nel segno. L’alternanza fra voce femminile e maschile e l’accortezza per ogni particolare creano un mondo che sembra sfiorato dalla magia. Magia, quella che unisce le voci di benedetta e Neverwhere in una “Black Roses” che in un questo incrocio sprigiona la forza e forse l’apice di un disco in grado di parlare ad un pubblico attento e ricettivo.

Choices, nonostante il suo titolo, sembra concederci di godere di più storie, di più visioni e di più arrangiamenti, piccole madeleines che si connettono a noi come storie a sé stanti, stilisticamente ampie ma non troppo da risultare discontinue (e ad un certo punto, in “Kingdom”, sembra spuntare anche una soffusa Gudmundsdóttir). Si scivola via così, fra promesse, armi e scelte come pagine di un libro di facile lettura e al medesimo tempo di spessore: cosa non facile ma sintomo di maturità e bravura. Le tinte delle canzoni non sono mai troppo intense, ma coprono il quadro generale e lasciano intravedere camere nascoste e altre storie, come i due visi che si intrecciano in copertina, diverse impostazioni, sguardi, intenzioni. Una “Weapons” che ci porta al di là dell’oceano con una bruma slowcore appena accennata, una title track appena più acidula.

Choices sembra una scatola di biscotti danesi, fantasiosa ma coerente, nella quale trovi sia burrose ipotesi eelsiane come “Black Roses”, sia liriche incursioni di fiati (“Choices”, con il tocco di Ramon Moro) genuine e sazianti.

Sorta di abbecedario del mondo di Linda Collins, “All My World Is Around You” è l’ultimo brano e non poteva che essere così, e non potevamo sentirci meglio inseriti.

Quando sarà il tempo di scrivere il loro capolavoro siamo certi che i Linda Collins riusciranno a lavorare su una maggiore coesione e linea, ma per questo autunno direi che questa parure è insieme lusso e sorpresa.