LIFESICK, 6.0.1
Southern Lord negli ultimi tempi ha allargato notevolmente il proprio range di suoni e ha abbracciato anche quelli più hardcore. È il caso del debutto dei danesi Lifesick, che ho davvero apprezzato molto. Hardcore metallico e cupo, un po’ sulla scia dei Twitching Tongues e di tutte quelle band contemporanee con un piede nell’hc e l’altro nel metal. La forza dei Lifesick è quella di convogliare l’energia negativa, la frustrazione e l’odio all’interno di otto pezzi al vetriolo, in grado di scardinare tutte le vostre resistenze. Attraverso il disagio che attanaglia questo disco dall’inizio alla fine, riescono a portare a galla uno spaccato urbano di violenza, noia e tristezza. Sì, c’è un alone di tristezza in questi pezzi, acuiti da una sorta di rassegnazione e di profonda disillusione per come sono andate le cose. Concetti come amore ed odio si scontrano in maniera diretta, senza mai prevalere l’uno sull’altro. Perché, in fin dei conti, sono due facce della medesima medaglia. Un riffing tagliente e granitico, una voce urlata e sofferente, una sezione ritmica impenetrabile e devastante sono gli ingredienti che fanno di questo disco un altro tassello da aggiungere al frastagliato panorama hardcore di oggi.
Fossi in voi, non me li lascerei sfuggire.