LEBENSWELT, Metaphysics Of Entropy
Metaphysics Of Entropy è il quinto album a nome Lebenswelt. Giampaolo Loffredo, titolare della sigla, parte subito con la malinconia spinta di “Unfinished Piece For Detuned Piano”, tanto per ribadire che l’autore sa come sublimare un tale sentimento in musica. Si prosegue con le reminiscenze/citazioni dei Talk Talk più meditativi di “Dance Dance Dance”, voce chiara, chitarre acustiche cristalline, suoni in reverse per una dichiarazione d’intenti che vi stenderà senza colpo ferire; la stessa delicatezza la scoverete nella seguente “Cold Swollen Hand”. Già a partire da questa tripletta dovrebbe essere chiaro che stiamo parlando di un disco fragile e sofferto, profondamente “vero”. Metaphysics Of Entropy coglie nel segno, ma Loffredo sa bene che questa resterà un’opera per pochi fortunati. Attenti, ascoltatori di indie-rock alieno, basta porre la giusta attenzione a “Let Down”, per esempio, dove il fantasma di ONQ (non a caso Luca Galuppini è presente tra i collaboratori) torna improvvisamente a svelare la propria aura e sono ricordi tristi, ma anche paurosi, come incubi dell’anima. La fine di questo “viaggio” avviene grazie ai quattordici minuti della traccia omonima, che sublima il tutto come meglio non potrebbe; questa volta senza voce, solo uno strumentale particolarmente struggente e privo di confini sonori, che lascia vuoti e felici.