KRAMERS, Warum Warum Ist Die Banane Krumm?
Pop & Kebab.
Vengono da Genova, i Kramers (ci sono ex membri di En Roco e Cut Of Mica al loro interno), e debuttano per la Prisoner Records di Michele Bitossi (leader dei Numero 6). Cosa fanno? Pop speziato e dalle mille sfumature. Si passa dall’evidente omaggio ai No Doubt di “Girl Who Came From Nowhere” alle influenze da melting pot di chiaro stampo inglese in “Hamburger Vs Kebab”, titolo emblematico forse di nuove generazioni che si incontrano e si amalgamano sempre di più (non a caso i Kramers hanno suonato anche in terra albionica). Un bene, di sicuro, ma il rischio confusione è dietro l’angolo. I ragazzi si sforzano comunque di stare attenti il più possibile, catturano e somatizzano tutto alla loro maniera, ma si capisce che devono ancora farne di strada. La voce della singer è interessante, solo dovrebbero curare di più i testi (già i titoli non è che invoglino poi molto ad approfondire) e ridurre gli arrangiamenti, provare insomma ad essiccare le influenze nella speranza che il corpo rock si fortifichi solo a partire da quello che vogliono esprimere per davvero. La notturna “She’s So Flute” è già un buon punto di partenza. In altre occasioni giocano con la dance più frivola (“123456789”), ed in parte riescono a dominare un discorso difficilissimo da assimilare, proprio perché vasto e complesso. Consigliamo ai ragazzi di non sembrare solo cool a tutti i costi, anche perché il potenziale c’è, solo va meglio incanalato.