KK NULL + THE NOISER
Kazuyuki Kishino, tanta, quasi troppa carriera in svariati ambiti musicali, che lo hanno poi imposto come una delle principali figure nell’ambito delle “sonorità di confine”: si va dalla fondazione del gruppo noise-core Zeni Geva alle collaborazioni con Merzbow e Plotkin, ma potremmo andare avanti quasi all’ infinito. Dietro a The Noiser, nome alquanto didascalico, c’è invece l’artista multidisciplinare Julien Ottavi (N:Q con Keith Rowe, apo33…), passato tra l’altro piuttosto recentemente per l’italiana Radical Matters.
Glissando sui come e i perché si sia arrivati a questo lavoro per l’etichetta polacca Monotype Rec. (Marhaug, Z’EV, López) e andando subito ai contenuti, possiamo dire di avere davanti un disco che si attesta – seppur con delle variazioni – sull’attuale trend “danzereccio” (pensiamo a Silent Servant o al nostro Matter) del genere noise.
Otto tracce a kaoss pad spianato: la prima sembra un frullato di breakbeat stroboscopica a uso Venetian Snares, la seconda, invece, è divisa tra rapidi inviluppi strizzabudella e puro glitch Raster-Noton. Nelle percussioni etniche della terza e della sesta si fa risentire il William Bennett (Whitehouse) dell’odierno – e meno fortunato, diciamocelo – Cut Hands. Tralasciando la miniatura di quaranta secondi a base di piano sgangherato ed effetti della quarta, rimangono la settima, che sembra prendere suggestioni ipno-elettroniche da qualche Monotonprodukt 07 e l’ ottava, che non fa che riassumere quanto sentito in precedenza in una “suite” per cacofonie perfettamente disorganizzate, simili alle sperimentazioni ludiche del Subotnick fine anni Sessanta.
Insomma, arrivando al punto: ce n’era davvero bisogno? Nì.
Tracklist
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