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Ken Vandermark a Salerno il 20 novembre!

Riceviamo da OHMe e pubblichiamo.

Ken Vandemark’s Made To Break

in concerto

Opening: Antonio Raia

Lunedì 20 novembre, ore 21, al Modo Ristorante, viale A. Bandiera c/o The Space, 84131, Salerno.

Il progetto Made To Break nasce quattro anni fa dalla mente di Ken Vandermark, sassofonista, clarinettista, compositore, tra i più attivi protagonisti del jazz creativo e della musica improvvisata internazionale. Combinando degli elementi sperimentali con l’esperienza musicale dell’Etiopia, insieme anche alla New Music di John Cage e Morton Feldman, Ken Vandermark esplora con approccio creativo il terreno tra jazz e improvvisazione. Il risultato è di un’immediatezza assoluta e il quartetto sprigiona un’energia vibrante, che investe il pubblico, meraviglia, stupisce.

Ken Vandermark è uno dei musicisti più talentuosi, prolifici e versatili del nostro tempo. Cresciuto artisticamente a Chicago, è stato punto di riferimento per molti giovani jazzmen dagli anni Novanta in poi. Nel 1998 ha vinto il genius grant della McArthur Foundation. Ha diretto il Vandermark 5, gruppo tra i più influenti della musica di Chicago; ha suonato nel trio DKV (con Kent Kessler e Hamid Drake), Free Fall, Territory Band, CINC, Sonore (trio di sax con Peter Brötzmann e Mats Gustafsson), Bridge 61, Schooldays, Powerhouse, incidendo decine di dischi. Ha suonato in duo con il pianista Agustí Fernández, con il batterista Paal Nilssen-Love, con il trombettista Nate Wooley.

Made To Break è un progetto che fonde musica acustica ed elettronica, con raffinate idee ritmiche, vicine al rock più aperto e al funk. Una musica immediata, in grado di ri-arrangiare i pezzi del repertorio concerto dopo concerto, dando spazio alle caratteristiche piuttosto difformi dei quattro strumentisti. Il batterista Tim Daisy è abituale partner artistico di Vandermark. Anch’egli stabilitosi a Chicago, ha fondato l’etichetta Relay Records, dirige la rassegna Option, ha suonato e registrato con molti tra i più apprezzati musicisti del jazz di ricerca tra cui Dave Rempis, Mars Williams, Steve Swell, Fred Lonberg-Holm. Christof Kurzmann, viennese, specialista di suoni elettronici, è attivo sia in ambito pop-rock sia nella musica sperimentale e contemporanea. Oltre che in Made to Break, è impegnato nei progetti El Infierno Musical, Harmolodic Affection, Orchestra 33 1/3. Jasper Stadhousers ha sostituito al basso elettrico Devin Hoff, presente nella prima versione di Made to Break. Co-fondatore del gruppo Cactus Truck, del trio Govaert-Stadhousers-De Joode e ha suonato in diverse combinazioni con Han Bennink, Ab Baars, Marshall Allen, Roy Campbell, Peter Evans, Ingrid Laubrock.

Antonio Raia ha suonato e condiviso il palco con: Elio Martusciello, David Ryan, Decibel Ensemble, Colin Vallon, Zu, Zeni Geva, Caterina Palazzi – Sudoku Killer, Carl Hubsch, Ensamble Dissonanzen, Kanaka Project, Lisa Mezzacappa, Adam Rudolph, Uzeda, Nandy Cabrera, Bruno Galluccio, Stefano Costanzo, Renato Grieco, Guido Marziale (Eks), Anacleto Vitolo (AV-k), Fabrizio Elvetico, Ossatura. Dal 2013 è impegnato in concerti e performance d’arte per oltre 90 date all’anno tra club, musei e festival su territorio nazionale ed europeo (Svizzera, Slovenia, Germania, Norvegia, Francia, Croazia, Portogallo, Spagna, Serbia, Polonia, Austria, Ungheria, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Romania).

Qui l’evento su Facebook.