JUAN CARLOS VASQUEZ, Collages

Collages

Il progetto “Collages”, che vede impegnato Juan Carlos Vasquez per Cassauna (filiale Important Rec.), nasce come ponte tra composizione classica e pratica musicale discendente diretta del “suono organizzato”. O meglio: ri-organizzato.

In altre parole, durante Collages Beethoven non suonerà à la Beethoven, ma questo vale per tutti (da Bach a Satie, passando per Ysaÿe, Chopin o Mussorgsky fino alle digressioni letterali conclusive di Borges). Siamo però lontani dall’idea “chissà come suonerebbe se…”: qua l’elettroacustica diventa uno strumento con cui fare luce nelle zone d’ombra di quegli spartiti e in quelle fibre del suono che stanno tra nota e nota, creando così nuove prospettive d’ascolto. Tradotto: con l’ausilio di tecniche moderne di registrazione espandere le possibilità tonali e timbriche degli strumenti per i quali all’origine erano pensate le musiche. Certo quel “qualcosa” dai violini ariosi di Ysaÿe o dai piani gymnopedici di Satie, ad esempio, rimarrà e non sarà strano constatare come la “conseguenza” delle musiche del compositore francese sia il brano più ambient del disco. Altri, invece, come la suite elettroacustica del settimo collage (un crocevia dello Chopin sia “nocturno” sia camerale) o le quintessenze drone degli organi di Bach della penultima traccia, o ancora il Beethoven robotico della sonata Waldstein versione 2.0 (partenza glitch, evoluzioni fennesziane), dimostrano quantomeno uno sviluppo eterogeneo e non inutilmente didascalico delle composizioni originali.

Non semplici suoni in prestito.

Tracklist

A

Collage 1 (After M. Mussorgsky)
Collage 2 (After L.v. Beethoven)
Collage 3 (After E. Ysaye)
Collage 4 “Landscape”
Collage 5 “The Acrobat” (After E. Satie)

B

Collage 6 (After J.S. Bach)
Collage 7 (After F. Chopin)
Collage 8 (After J.S. Bach)
Collage 9 (After J.L. Borges)