Cerebrale e viscerale al contempo, Composed è la summa dello sterminato talento di Jherek Bischoff. Tra collaborazioni in fase di produzione e come polistrumentista, Jherek è più noto per il ruolo da primo attore in gruppi come Parenthetical Girls e Dead Science. Versatile e ispirato, la sua inventiva è altamente poliedrica e, in questo caso, tirata al massimo dal punto di vista concettuale e compositivo, con bene in mente quali ruoli assegnare ai fondamentali ospiti chiamati alla battaglia. La forza propulsiva del disco è l’impostazione orchestrale, elegante, teatrale e ricercata, scevra di muffa da pilota automatico e tesa a creare mondi con ogni pezzo. Protagoniste reali, quindi, sono le partiture pop, già a partire da “Introduction”, breve antipasto d’archi, apripista per l’assolato valzer di “Eyes”, scritto e interpretato con David Byrne. Spettacolare prestazione vocale di Caetano Veloso in “The Secret Of The Machines” (testo adattato da un poema di Kipling, percussioni affidate a Greg Saunier), guardinga ed esotica parata di stop&go e distese melodiche annegate in strutture ritmiche dai singulti estemporanei. Mirah Zeitlyn si pone al centro della scena della maestosa malinconia di “The Nest”, “Blossom” è un ferale crescendo ferito dalla maestria chitarristica di Nels Cline, mentre Bob Lind e Marianne Faithfull escono sconfitti da una versione appassionata di “Counting”, interpretata da una strepitosa Carla Bozulich. In “Your Ghost” si rivede, tirato a lucido, Craig Wedren, ma è con “Young And Lovely” che arriva l’impeccabile (e attesa) composizione a quattro mani con Zac Pennington (storico partner in crime di Jherek), un folk orchestrale spigliato e corroborante, arricchito dalla partecipazione di una maliarda SoKo. A concludere, Dawn McCarthy che impreziosisce il madrigale notturno di “Insomnia, Death And The Sea”. Impressionante.

Tracklist

01. Introduction
02. Eyes
03. The Secret Of The Machines
04. The Nest
05. Blossom
06. Your Ghost
07. Counting
08. Young And Lovely
09. Insomnia, Death And The Sea