Jazz is Dead! Fuori i nomi!
Riceviamo e pubblichiamo.
JAZZ IS DEAD!
24-25-26 maggio 2019
Anteprima: 4 aprile 2019
Festival a ingresso gratuito
Si annunciano i nomi della terza edizione di JAZZ IS DEAD!, il festival di Arci Torino dedicato alle sonorità sperimentali avant jazz, free, strumentali e post-minimaliste, che a maggio tornerà con un’edizione che si sviluppa in tre dimensioni.
The Necks, The Winstons, Thurston Moore & Jooklo Duo, Lino Capra Vaccina, Evan Parker & Setoladimaiale Unit, Colin Stetson, Al Doum & The Faryds, Tomaga, Ariel Kalma, Indianizer, Antonio Raia & Renato Fiorito, Paolo Spaccamonti, Grams, Degani-Palumbo Duo, Luca Lozano, The Maghreban, Emiliano Comollo, Space Off, Seven Sins, Vosje, Ramona Ponzini, Dj’mbo from Gambia – live visual by Cikita Zeta
I Necks si presentano come uno standard trio (piano, basso, batteria), la loro esibizione di musica continua non è scritta, non si appoggia a temi e si adegua all’acustica del luogo ospitante. Sono stati definiti da Geoff Dyer del New York Times “the greatest trio on earth”.
Il sassofono, uno degli strumenti che hanno prepotentemente caratterizzato il timbro del free jazz, è protagonista: lo si ascolterà suonato da Colin Stetson, durante l’anteprima del 4 aprile presso il Circolo della musica, lo si ritroverà al festival con Antonio Raia, il cui ultimo capolavoro Asylum sta facendo il giro del mondo con le straordinarie recensioni che elogiano la sua tecnica, lo impugnerà il grande Evan Parker, che per l’occasione si esibirà con l’unità elettro-acustica Setoladimaiale, si farà sentire nella performance afro beat psichedelica dell’ensemble di Al Doum & The Faryds e nel potente rumore di Virginia Genta dei Jooklo Duo.
Ci si imbatte in nuove evoluzioni del genere, dritti verso i confini più arditi, con l’elettro-kraut dei Tomaga, il minimalismo percussivo dell’artista di culto Lino Capra Vaccina e le influenze psycho-cumbiere degli eclettici Indianizer.
Grazie alla fusione del jazz con un determinato tipo di rock, avremo la possibilità di ascoltare Thurston Moore, voce, chitarra e mente dei Sonic Youth. C’è ancora rock nelle declinazioni prog e virtuose del super trio Winstons, reduci dalla psichedelica esperienza sanremese, della Superband del “Dopo Festival”: i tre presentano al festival il nuovissimo disco Smith, molto vicino ai modelli del glam rock tradizionale.
Facciamo spazio allo spazio, quello musicale, fatto di sovrapposizioni, pattern, note infinite, frequenze basse capaci di creare una ipnotica trance percettiva: si va dalla meditazione sonora di Ariel Kalma ai drone dell’ensemble dei Grams e del duo Enrico Degani – Fabrizio Modonese Palumbo. Non a caso queste formazioni sono programmate durante il Drone Day, giorno di festa della comunità internazionale, volta alla celebrazione del drone e dei suoni sperimentali.
Non mancherà il ballo, che si inserisce con naturalezza nelle performance dal vivo, impreziosendo l’efficacia e ampliando le possibilità di fruizione del festival: tutti sanno che JAZZ IS DEAD! è una festa e come tale, ogni notte, sfocia nella evasione dello spirito e del corpo, insomma si balla e lo si fa con stile. A costo di fare le ore piccole, non sono assolutamente da perdere i dj set di Luca Lozano, tra i massimi esponenti delle elettronica più ricercata, ma allo stesso tempo ballabile, e di The Maghreban, produttore inglese, a cavallo tra beat, house e influenze etno-jazz.
La solida base degli artisti locali prevede la performance nippo-noise, per giradischi e voce, di Ramona Ponzini, il set giramondo di Vosje, l’elettronica di Emiliano Comollo e del duo Seven Sins. Si riconferma per il secondo anno il dj set del gambiano Dj’mbo.
La location individuata non è casuale, ma profondamente connessa con l’idea artistica, narrativa e comunicativa del festival. La manifestazione viene celebrata nell’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli, uno spazio che unisce suggestione, bellezza e funzionalità. La parte live, unita alla dimensione di clubbing, esalta una location di grande rilievo, all’interno della quale il pubblico ha vissuto esperienze di scoperta in un clima di totale serenità, comunanza, di rispetto reciproco e dello spazio.
Il Cimitero di San Pietro in Vincoli è rimasto attivo per meno di un secolo: dall’apertura alla fine del ‘700 fino alla costruzione del Cimitero Monumentale nel 1829. Successivamente divenne il cimitero dei giustiziati fino al 1854 e poi fu definitivamente chiuso nel 1882. A un secolo di distanza, nel 1988, San Pietro in Vincoli conosce una nuova vita, diventando uno spazio di cultura, musica e teatro dopo una profonda ristrutturazione.
Festival @ San Pietro in Vincoli Torino
INGRESSO GRATUTO
Venerdì 24 maggio – Asse Y
Verticale come l’elettronica minimalista, strutturata con progressione ascendente e discendente.
The Necks live
Tomaga live
Lino Capra Vaccina live
Luca Lozano dj set
Emiliano Comollo dj set
Seven Sins dj set
Sabato 25 maggio – Asse X
Orizzontale come l’orizzonte che rappresenta la nostra terra, è un tributo, ricercato, ai suoni del mondo.
The Winstons live
Al Doum & The Faryds live
Ariel Kalma live
Indianizer live
The Magherban dj set
Space Off live
Vosje dj set
Dj’mbo from Gambia dj set
Domenica 26 maggio* – Asse Z
Profondo come i suoni viscerali, introspettivi, che si insinuano sotto lo sterno, tra la memoria e i futuri possibili
Thurston Moore & Jooklo Duo live
Evan Parker & Setoladimaiale Unit live
Antonio Raia & Renato Fiorito live
Degani – Palumbo duo live
Grams live
Ramona Ponzini dj set
*celebrating Drone Day
Anteprima Jazz si Dead 2019 @ Circolo della musica Collegno (TO)
In collaborazione con il Circolo dei lettori
TICKET ANTEPRIMA € 10
Giovedì 4 aprile
Colin Stetson live
Paolo Spaccamonti live