JACOB, The Ominous

Jacob

Jacob è il frutto dell’incontro tra il contrabbassista Marco Serrato (Orthodox) e il multidisciplinare David Cordero (Ursula, qui alle prese con il sound processing), che dopo varie collaborazioni sono alla definitiva prova del nove su Utech. Musicalmente parlando, i due spagnoli usano linguaggi piuttosto diversi: da una parte il doom avant-metal segnato anche da commistioni jazz/folk tradizionali degli Orthodox (consiglio Sentencia ai più smaliziati che non si fossero lasciati intimidire dal bizzarro mix) e dall’altra gli Ursula, partiti da un post-rock con contaminazioni elettroniche e poi arrivati a un’elettronica a tutto tondo che mi ha ricordato quella di Obsil.

Il punto di partenza comune trovato per sviluppare questo The Ominous potrebbe essere un certo amore per la musica contemporanea. Non ne ha fatto mistero David Cordero durante la stesura della colonna sonora Emma (2012) per il film “Seis puntos sobre Emma”, così come sono sotto gli occhi di tutti gli studi in conservatorio di Marco Serrato.

Il risultato è un connubio contrabbasso/soundscapes che dà vita a un viaggio tortuoso ai margini di un dark ambient in vena fortemente sperimentale: risponde bene a questa descrizione “The Angel”, autentica perla (nera) del disco. L’inizio e “The Ladder”, poi, hanno del grottesco: sfondi drone ridotti all’osso fanno risaltare strimpellamenti, gracchiati e stridii che farebbero invidia anche ai migliori guitar solos frithiani.

The Ominous potrebbe essere un ballerino, un bravissimo ballerino, se non fosse per il fatto che alla danza preferisce la contorsione; ed infine è proprio questo: un contorsionista che preferisce stare in equilibrio su una gamba sola.