Gli Island People sono un progetto messo su da quattro persone che vivono in posti diversi e di mestiere fanno il produttore, il tecnico del suono, il dj,  lo strumentista… uno di loro ha anche già fatto parte di altre band. Questa collaborazione a distanza ha generato il primo album pubblicato dalla raster dopo la fine di raster-noton.

L’ascolto è molto rassicurante e consolatorio, perché gli Island People preferiscono muoversi su territori pianeggianti, da tempo esplorati da altri. Quasi quasi il nume tutelare sembra Steve Roach, anche se va precisato che la seconda parte del lavoro (singolo cd o doppio vinile), di fatto identica come atmosfere, in alcuni casi presenta in aggiunta una sezione ritmica molto blanda e soffice, sostanzialmente downtempo. Si fluttua nell’aria per un’ora e venti, tra cielo e acqua, all’alba.

Se fossero stati dei musicisti rock, gli Island People avrebbero suonato AOR: professionali, capaci, puliti, popolari-ma-non-troppo e perfetti per il salotto buono. Io vorrei qualcos’altro però.

Tracklist

A1. Ember
A2. Colour District
A3. Vultures And Doves
A4. Thought I Knew You
B1. From The Sky
B2. Cogs
B3. Breathing Spell
C1. Kindling
C2. Sonde
C3. Song For The Sea
D1. Shadows And I
D2. Waterway
D3. Vogelsang
D4. Distance 7