INVOCATION, Attunement To Death
Ci sono più gruppi in Cile che stelle in cielo, direbbe qualche profeta, perché puntualmente me ne ritrovo uno fra le mani. E, altrettanto puntualmente, si assomigliano un po’ tutti. Beh, tutti tutti forse no, ma ho perso il conto di quelli black/death che circolano in questa nazione così lunga e stretta. Dopo un demo ristampato in vinile e in cd, questo è il secondo ep (sebbene sfiori la mezz’ora di lunghezza) per gli Invocation (da non confondere con gli Invocation Spells, sempre cileni) uscito sulla stakanovista Iron Bonehead. Abbiamo un disco che è indirizzato ai fanatici di un ambito metal molto preciso, potremmo definirlo black/death in chiave sudamericana. L’aspetto black forse prevale in questo caso, soprattutto nei riff, mentre i suoni sono quelli classici del genere, quindi grandi riverberi che avvolgono ogni strumento e la voce in particolare, e batteria che scandisce tempi selvaggi. Onestamente, non amo mix di questo genere, ma gli Invocation hanno dalla loro la capacità di imbastire pezzi lunghi che sanno essere strutturati pur essendo minimali nelle loro singole parti, è già qualcosa di più interessante della media. Disco consigliato a chi ama il (sotto-sotto) genere, ma non un capolavoro.