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INCOMING CEREBRAL OVERDRIVE, Le Stelle: A Voyage Adrift

Le Stelle

All’inizio il nuovo Incoming Cerebral Overdrive lascia spiazzati, perché a un primo rapido ascolto sembra davvero difficile riconoscere la formazione di Cerebral Heart e Controverso. Col tempo, i conti cominciano a tornare e si individua chiara la matrice degli I.C.O. tra le pieghe della scrittura: una visione a cavallo tra generi con quel taglio math che da sempre contraddistingue il sound della band. Questo, però, ora è solo di una delle parti di un’entità in mutazione, stiamo parlando di un’istantanea presa in corsa. Durante questa corsa, infatti, si avverte persino un mood contiguo al taglio tipico della Georgia e della sua scena post-metal, anch’esso uno dei molti elementi e non certo il più evidente, ma significativo di come ci siano aromi nuovi e di come i ragazzi, con coraggio e voglia di sperimentare, abbiano deciso di mettersi ancora in discussione. Ad aggiungere carne al fuoco, Le Stelle si presenta come un concept di gran fascino e dall’evidente approccio spacey, così che diventa impossibile stupirsi nel vedere anche la psichedelia e una vena prog all’interno di quest’autentico laboratorio sonoro. Tutti questi spunti non vanno visti come limite, ma come segno di personalità e voglia di trovare una propria via al suono: le Stelle è capace di passare dall’assalto frontale dell’iniziale “Mirzam” alle aperture ricche di fascino della finale “Rigel”, con una vastissima gamma di combinazioni nel mezzo e un’incredibile cura nel combinare tra loro gli ingredienti. A chi ascolta, insomma, il disco richiede una buona dose di attenzione e allo stesso tempo la voglia di lasciarsi andare senza ancorarsi a punti di riferimento costanti. Sarà invece compito degli I.C.O. trovare il giusto punto di equilibrio e rendere più omogenea una formula che, vale la pena sottolinearlo, riesce comunque a colpire nel segno e non fa rimpiangere il passato.