Il ritorno degli Iron Lung con l’album Adapting // Crawling (in ascolto “Lifeless Life”)
“What is this? What year is it?”
There’s no sun.
There’s only walls and the relentless hum of fluorescent bulbs.
Living out a lifeless life, dying inside.
“We want out!”
Powerless, there’s no escaping.
I veterani del DIY / punk Iron Lung tornano con il loro primo nuovo album in studio dal 2013 (qui la nostra recensione di White Glove Test): Adapting // Crawling uscirà il 18 aprile per la loro Iron Lung Records. Oltre all’uscita e ai concerti confermati per tutto il 2025, il duo composto da Jensen Ward (batteria/voce) e Jon Kortland (chitarra/voce) celebra contemporaneamente il 18° anniversario dell’etichetta con un festival di tre giorni – What We Like – che si terrà a Seattle dal 18 al 20 aprile. Il fine settimana includerà 26 band provenienti da tutto il mondo, molte delle quali con uscite per Iron Lung Records, oltre a due film, una mostra d’arte e cucina locale.
In Adapting // Crawling, gli Iron Lung affrontano la salute mentale con particolare enfasi sugli esatti pedaggi che gli ultimi cinque anni hanno avuto sull’umanità. L’album espone gli effetti corrosivi della depressione profonda, di un sistema sanitario fallito, del lutto pesante per la morte di più amici/familiari, della paranoia e della sfiducia nel governo, dell’esistenza priva di significato e della perdita. Quando il tempo è scomparso tra il 2020 e il 2023, la perdita di funzione, di relazione, di motivazione, di tutto era incalcolabile.
Nel loro singolo principale, “Lifeless Life”, gli IRON LUNG dipingono il quadro senza speranza dell’essere imprigionati in una stanza senza finestre.
Adapting // Crawling Tracklist:
01. Adapting
02. Internal Monologue
03. Lifeless Life
04. Shift Work
05. Poisoned Sand
06. Everything is a Void (Album Version)
07. A Veiled Eye
08. Perfect Ending
09. A Loving Act
10. Purgatory Dust
11. Virus
12. Purgatory Dust (Finale)
13. Acres of Skin
14. Hospital Tile
15. Cog II
16. HeLa Cells
17. Failure
18. Survived By…
All’inizio del 1999, gli Iron Lung hanno iniziato la loro vita a Reno, NV, risorgendo dalle ceneri dei GOB, una prolifica band punk che è stata il principale sbocco creativo di Jon per alcuni anni e in cui Jensen ha anche suonato, e dei Kralizec, una band interamente dedicata alla mitologia di “Dune” di Frank Herbert. Entrambi questi gruppi hanno suonato nella ormai leggendaria serie di showcase punk estremi, “Fiesta Grande”, organizzata da Chris Dodge di Slap-A-Ham/SPAZZ presso il 924 Gilman a Berkeley durante la seconda metà degli anni ’90. Quegli spettacoli hanno servito da base per come gli Iron Lung avrebbero proseguito: approccio “No Gods / No Masters”.
Sia Jensen che Jon condividono l’amore per le antiche pratiche e attrezzature mediche. Il loro primo album, Life. Iron Lung. Death., parla della convivenza e alla fine di morire di malattie terminali che solo le macchine create dall’uomo possono prolungare dolorosamente. Il loro secondo e più noto lavoro, Sexless // No Sex, parla della condizione umana con un focus su vita/amore/genere. White Glove Test gioca con i doppi significati ma è incentrato sulla Guerra Fredda e sulla scienza che quasi “ha curato” la Terra dagli esseri umani. Inoltre, l’epidemia di poliomielite tanto amata dagli Iron Lung, in cui quasi ogni canzone del loro universo è ambientata, si è verificata proprio nel mezzo di quel particolare conflitto.