IBIBIO SOUND MACHINE, Pull The Rope
Personalmente non conoscevo gli Ibibio Sound Machine, gruppo di Londra capitanato dalla cantante nata negli UK e di origini nigeriane Eno Williams, però il primo singolo che ho sentito da questo album, il loro sesto, uscito sempre per la Merge Records, intitolato “Got To Be Who U Are”, mi ha subito persuaso a saperne ed ascoltarne di più. Questo Pull The Rope si distacca leggermente dai dischi precedenti – basati su suoni afro-funk – grazie all’introduzione di un’importante base electro, che si sposa bene col resto. Da non dimenticare che nei primi anni Ottanta c’era già una corrente musicale chiamata “electro funk”, che però era più legata all’ambiente hip hop, cosa che gli Ibibio Sound Machine non sono. Cercate di immaginare gli ultimi A Certain Ratio, ancora più funk e con ancora più elementi elettronici, e avrete più o meno l’idea di come possa suonare questo album. Per la creazione dei pezzi, gli Ibibio Sound Machine sono andati a Sheffield per lavorare col produttore Ross Orton (MIA, Arctic Monkeys, Working Men’s Club) e a loro dire sono stati influenzati dalla tradizione più spigolosa della musica elettronica di quella città, luogo di nascita di Human League, Cabaret Voltaire, Clock DVA… A parte il contenuto musicale che si fa forza di una componente dance e melodica che per me ha una certa valenza, i pezzi portano con loro un messaggio molto importante, ad esempio “Pull The Rope”, su cui la band ha detto: il brano parla della speranza di trovare un modo pacifico per superare le nostre differenze nel mondo. L’idea di stare alle due estremità di una corda simboleggia questo. Abbiamo reclutato i nostri amici Richmond Kessie e Helen McDonald, nonché la mamma della Williams, per dare un suono più potente alle voci del ritornello. Musicalmente è un mix di suoni post-punk ed elettronici. Anche in “Got To Be Who U Are” Eno spera in un risveglio delle persone, quando canta in ogni parte del mondo tu vada, devi essere solo quello che sei. Da Londra al Sud Africa, devi essere solo quello che sei.
Messaggio importante, musica che fa muovere il culo e parti melodiche convincenti… serve altro?