I dischi di Neu Radio: Lucas Santtana, Nostalgia 77 e dEUS
Altre tre suggerimenti da Neu Radio.
Giovanni Gandolfi, Tinnitus > LUCAS SANTTANA, O Paraíso (No Format!, 2023)
Il nono album del 52enne cantautore di Bahia è incentrato su temi fortemente ecologisti e sociali. Nipote di Tom Zé e con trascorsi in tour a fianco di Gilberto Gil e Caetano Veloso, fa parte della generazione di autori brasiliani che intende il tropicalismo in chiave evolutiva, mescolando bossa nova con texture ed arrangiamenti elettronici, ma anche assumendo una prospettiva cosmopolita, che sfocia nel multilinguismo dei testi (oltre al portoghese anche inglese, francese e spagnolo). Registrato a Parigi, vede anche la collaborazione con la chanteuse Flore Benguigui (della band L’Impératrice), con la quale interpreta lo standard beatlesiano “The Fool On The Hill”.
Luca Garuffi, Stagione Zero > NOSTALGIA 77, The Loneliest Flower In the Village (Jazzman Records, 2023)
I Nostalgia 77 sono un progetto capitanato e fondato dall’eclettico produttore jazz, di base in UK, Ben Lamdin. Lamdin è attivo dai primi 2000 con uscite sulla label di Brighton Tru Thoughts e sulla sua etichetta jazz Impossible Ark. The Loneliest Flower In the Village, uscito a gennaio 2023, vede Lamdin riunirsi con l’arrangiatore Riaan Vosloo e con gran parte dei musicisti del progetto Extended Nostalgia 77 Octet, nato nel 2010. Un album di matrice jazz e di impulso spontaneo, quasi un modo per far ascoltare come la band possa suonare dal vivo.
Igor, Cold Wave > dEUS, How To Replace It (PIAS, 2023)
Lunga vita ai dEUS. L’ensemble belga (che, diciamocelo pure, ha fatto la storia dello psych rock europeo – e non solo – degli anni Novanta con la pubblicazione dei primi tre dischi) torna sulle scene con una nuova prova sulla lunga distanza a più di dieci anni dall’ultima uscita discografica. Come al solito, quando abbiamo a che fare con Tom Barman e soci, siamo di fronte ad un’opera variegata, un quadro multiforme e multicolore dove le diverse atmosfere si mescolano tra di loro senza soluzione di continuità, lasciandoci una sensazione di forte compattezza. La stessa compattezza che da sempre i dEUS dimostrano ancora oggi dal vivo (nel concerto bolognese del 2022 al Botanique, peraltro, avevano annunciato sul palco proprio questo nuovo album). Il brano che mi sento di segnalare è “Pirates”: una ballad wave oscura e tenebrosa, con un gioco di tastiere preso a prestito da “The Look Of Love” degli ABC. E con un finale rumorista con su il marchio della band.