I dischi di Neu Radio: godblesscomputers e Grand Drifter

I battiti di godblesscomputers e l’indie pop di Grand Drifter. Non dimenticate di ascoltare Neu Radio.

Caterina De Feo, Mixtales > GODBLESSCOMPUTERS, Faded Views (Jakarta Records, 2023)

A distanza di 3 anni dal precedente The Island tocca a Faded Views, il nuovo lavoro di Godblesscomputers. Lorenzo Nada esce dall’isola e naviga verso altri lidi, metaforicamente e non. Il producer di stanza a Bologna, infatti, pubblica per la prima volta con l’etichetta berlinese Jakarta, in collaborazione con l’australiana 823, sotto la direzione artistica del producer e fotografo Ta-Ku. Faded Views si potrebbe tradurre come “visioni sfumate”: immergendosi lentamente nelle sonorità elettroniche dei sintetizzatori e dei campionamenti, tenute insieme da un groove che dichiara le radici hip hop grazie alla solida struttura ritmica in 4/4, prendiamo varie direzioni a causa della complessità dell’insieme.
Rimanendo su bpm rilassati, le 9 tracce si adattano a un ascolto intimo ma anche a un dancefloor disteso e raffinato, passando per diversi stati emotivi e suggestioni; come fotografie sfumate che cambiano colore anche grazie alle preziose collaborazioni di musicisti del calibro di Pasquale Mirra al vibrafono, Giovanni Tamburini alla tromba, Davide Angelica alla chitarra e tanti altri. Un disco che va ascoltato dall’inizio alla fine per continuare a scoprire i vari strati e i suoni incastonati nella pasta compatta che appare in superficie.
Visioni sfumate è un inno alla trasformazione e all’evoluzione, nella vita ma anche nel suono e del suo riverbero dentro di noi.

La Totta, Uniquest > GRAND DRIFTER, Paradise Window (Subjangle, 2023)

Terzo album per Grand Drifter, progetto di Andrea Calvo, in cui l’artista piemontese conferma eleganza espressiva, finezza artistica e una maturità compositiva rare nel paesaggio nazionale quando si parla di indie pop. In Paradise Window, il suo ultimo lavoro, armonie raffinate e melodie poetiche s’intrecciano delicatamente, poggiando sulle solide radici di Paul Simon, Bacharach e Brian Wilson e avviluppandosi sui pilastri posati da Kings Of Convenience, Belle And Sebastian, Orchids, Field Mice, casa Sarah Records (Paradise Window, come Only Child, esce per l’inglese Subjangle, naturale approdo dell’indie pop e terra natia della mitica C86), aggiungendo talvolta inaspettate nuance, come le corolle ritmiche di bossa nova. Sette tracce che abbracciano avvolgenti, guardano intimamente, sorridono delicatamente, leggiadre ma mai superficiali, dove è la qualità delle parole e delle immagini che conta, non la quantità. Necessarie in un mondo sempre più aggressivo, competitivo e votato all’apparenza, in cui mostrare le proprie emozioni e i propri sentimenti pare una debolezza quando in realtà è la cosa più difficile e coraggiosa che si possa fare. Non molti ne sono capaci.
La finestra che Grand Drifter apre per noi è la veduta su un accogliente eden dipinto di colori pastello, dove soffia una tiepida brezza che lambisce in ogni stagione; un pensiero al passato e un sorriso nel presente per guardare fiduciosi e farsi stupire dal futuro. Per sentirsi lontani stando a casa, o viceversa.