I dischi di Neu Radio: da bristoliani giamaicani a bielorussi brasiliani
Il solito ampio spettro di generi alternativi proposto con gusto dalla squadra di Neu Radio.
Acid Youth, Vanishing Point > OM UNIT, Acid Dub Studies II (Autoproduzione, 2022)
Om Unit è Jim Coles, produttore di musica elettronica di base a Bristol. Ed è proprio il background musicale di questa città, da sempre punto di riferimento per la discografia britannica, a fornire lo spunto per questo lavoro e il precedente volume 1. Acid Dub Studies è un esercizio di stile molto ben riuscito per come mette a fattor comune le ambientazioni tipiche della musica Dub con le sonorità e gli stilemi del mondo Acid. In perfetta sintonia, drum machine e bassline sintetiche si accompagnano alle dilatazioni del mondo giamaicano. Per questa volta, Kingston non è in Giamaica ma in terra d’Albione!
La Totta, Uniquest > YEAH YEAH YEAHS, Cool It Down (Secretly Canadian, 2022)
A quasi un ventennio da Maps, che ancora oggi fa sobbalzare i nostri cuori nel frattempo induriti, e dopo nove lunghi anni di attesa, tornano gli Yeah Yeah Yeahs, con il loro quinto lavoro Cool It Down, album che prende il nome da un brano dei Velvet Underground contenuto in Loaded, in cui il protagonista è alla ricerca di una prostituta, una metafora del trattamento che stiamo riservando alla Terra, tra i temi centrali del disco degli YYY. Il rischio che suonassero fuori dal tempo era alto, come è accaduto ad alcuni colleghi della scena 2000 raccontati da Lizzy Goodman nel libro Meet Me In The Bathroom, trasposto nel recentissimo e acclamato film documentario in cui gli YYY sono tra i protagonisti, ma Karen O e colleghi si sono evoluti e il loro nuovo universo appartiene all’oggi, anche se rimane intatta la loro identità. Rispetto a un decennio fa, le rabbiose chitarre non sono più in primo piano e, complice la collaborazione di Dave Sitek dei TV On The Radio, la band newyorkese ci trasporta su di un tappeto di sintetizzatori, tra atmosfere stratificate, sofisticate, glaciali ma al contempo estremamente avvolgenti e umane, nonostante i soli 32 minuti di durata complessiva. Otto brani dalla differente personalità, passando da influenze dream-pop a riferimenti funk-rock ed electro-soul, ma con una fisionomia compatta che conferman come Karen O e i suoi YYY siano ancora oggi portavoce e pionieri del rock come forza rivitalizzante che non si smentisce.
Alberto Simoni, Area Contaminata > YUTA MATSUMURA, Red Ribbon (Low Company, 2022)
Esordio solista per il musicista australiano già membro di formazioni come Low Life e Orion. In questo lavoro Yuta Matsumura mette da parte le chitarre e il post-punk per virare su atmosfere notturne, tra dub e dream pop. Purtroppo questa è anche una delle ultime uscite della Low Company, ottima label inglese che aveva proseguito il lavoro della Blackest Ever Black.
Cristian Adamo, Lains For Lions > SOYUZ, Force Of The Wind (Сила ветра) (Mr Bongo, 2022)
SOYUZ (che si traduce come “unione”) è un collettivo creativo di Minsk, Bielorussia, guidato dal compositore, arrangiatore e cantante Alex Chumak, dal polistrumentista Mikita Arlou e dal batterista Anton Nemahai. Gli album precedenti di SOYUZ hanno esplorato e re-immaginato l’eredità della musica pop del XX secolo, quella orientata al jazz e non in lingua inglese.
Il primo singolo “I Knew it” del nuovo album Force Of The Wind (Сила ветра) in uscita per la londinese Mr Bongo, ha il featuring alla voce della e musicista cantante moscovita Kate NV. Un canto apparentemente spensierato ma che traspira assurdità come la guerra che sta sconvolgendo l’Europa.
Abbiamo sentito la notizia alla radio questa mattina / Che siamo gli eroi di una storia senza senso…
Tutto ciò che desideri per ieri / non si avvererà / Sarà qualcos’altro / e sarà dimenticato / Tutto verrà trovato da qualcun altro