I dischi di Neu Radio: Calibro 35, Big Thief, C’Mon Tigre e Aldous Harding
A questo giro Neu Radio fa un poker d’assi.
Gabriele Savioli, Poptones > CALIBRO 35, Blanca (Colonna Sonora Originale) (Record Kicks, 2022)
L’ultima uscita dei Calibro 35 è la colonna sonora della fiction Rai “Blanca”, andata in onda sul finire del 2021. L’album è il frutto di una selezione di ben 150 pezzi scritti appositamente per la fiction. Il suono è il medesimo che caratterizza le ultime uscite della band. Abbandonate parzialmente le strumentazioni analogiche ed il suono anni ’60 – ’70 che da esse derivava, i Calibro 35 si spingono su territori soul, cool jazz ambient e hip hop, come testimonia il pezzo scelto, “Ready Steady”, che si avvale al canto delle voci della rapper londinese MEI e della milanese di sangue sudamericano Arya Delgado, stella nascente del rhythm’n’blues internazionale.
Giovanni Gandolfi, Tinnitus > BIG THIEF, Dragon New Warm Mountain I Believe In You (4AD, 2022)
La band di Brooklyn ritorna dopo i magistrali lp del 2019 U.F.O.F. e Two Hands con un progetto audace che abbraccia varie sessioni di registrazione in luoghi diversi, con ingegneri del suono diversi. Un doppio album epico, estremamente vario, con 20 nuovi brani incisi in giro per gli States tra Upstate New York, Topanga Canyon, le Rocky Mountains e Tucson in Arizona. Tutto è iniziato nell’estate 2020, dopo quella che è stata la pausa dai live più lunga in assoluto per i Big Thief, che hanno coraggiosamente seguito la loro vena creativa e la grande ispirazione preferendo la spontaneità delle prime takes, catturando la scintilla di una canzone scritta mentre viene eseguita.
MorraMc, Class+ / Beats In The Garden > C’MON TIGRE, Scenario (Intersuoni, 2022)
Scenario, il nuovo disco di C’Mon Tigre, coppia di stanza a Bologna ma con il cuore e la mente da viaggiatori, ci fa capire come i due amino connettere e far comunicare nei loro pezzi mondi musicali di Africa e Sud America, soprattutto e generi come jazz, funk, elettronica, che fondono con lo stile che li contraddistingue dal 2014. Un disco coinvolgente arricchito da featuring importanti, che ci porta in territori sonori originali e misteriosi.
La Totta, Uniquest > ALDOUS HARDING, Warm Chris (4AD, 2022)
Aldous Harding fa più che cantare: evoca intensità. Nel suo terzo album, Warm Chris, la musicista neozelandese si riunisce con il produttore John Parish, con cui collabora dal 2017, per regalarci un lavoro difficilmente incasellabile, sfuggente, e per questo ancor più interessante dal punto di vista delle sonorità: conservando gli elementi più stravaganti e piacevoli di Designer e rifacendosi contemporaneamente all’intimità estetica e al sobrio pop barocco di Party, tra psych-pop, paesaggi folk e virate jazz, ogni strato ingannevolmente semplice rivela un po’ più di insidiosa complessità sotto la copertura di zucchero. La sua voce è sempre in primo piano e la Harding non perde tempo nell’usarla in modi elastici e liberi, restituendoci dieci tracce e dieci storie mutevoli a ammalianti, come diverse e imprevedibili sono le sfaccettature di questa artista eccezionale, oltreché della vita stessa.