HORROR VACUI, In Darkness You Will Feel Alright
Gli alfieri del death-rock Horror Vacui raggiungono il traguardo del full length e offrono al pubblico un lavoro che sembra uscito dritto dall’epoca d’oro del genere, con chiari rimandi ai maestri europei e americani (Bauhaus, The Sisters Of Mercy, Fields Of The Nephilim, Christian Death…), ma anche un insidioso retrogusto punk che ne rafforza l’incedere e ne contamina spesso i testi, il che permette di allontanarsi da lande da romanzo gotico. Tra appassionate dichiarazioni d’amore per le atmosfere oscure e qualche strizzata d’occhio alle loro ascendenze crust, gli Horror Vacui mettono in fila autentici anthem come la title-track, un buio canto di battaglia: in darkness you will feel alright creatures of the night. La forza della band, che – va da sé – non è certo la ricerca di un suono innovativo o inusitato, sta tutta nella capacità di scrivere brani coinvolgenti e trascinanti, giocati a carte scoperte e senza tentativi di mascherarne il genere, ma dotati di una carica che non potrà lasciare indifferente chiunque abbia vissuto sulla propria pelle la stagione del migliore death-rock o se ne sia lasciato conquistare in seguito. Inutile dire che un album come In Darkness You Will Feel Alright sembra nato apposta per essere suonato dal vivo, con le luci ad hoc e il pubblico che si lascia trascinare nelle danze, le casse che sparano fuori le note al giusto volume e l’atmosfera da Batcave d’ordinanza. Retrò, nostalgico, derivativo? Ovvio, ma – qui sta il bello – fiero di esserlo e senza alcuna paura di gridarlo ai quattro venti, oltre che sincero, sentito, dinamico, vario, soprattutto appagante come un whisky di torba invecchiato al punto giusto… magari bevuto in una vecchia locanda fatiscente prima di avventurarsi nella brughiera. Poi non dite che non vi avevamo avvertito di non lasciare la strada principale con questa nebbia. I soliti turisti americani…