HORRID, Sacrilegious Fornication
Non tutti in Italia hanno avuto fortuna e abilità tali da sapersi muovere negli anfratti del music business, che più passa il tempo più si rivela un meccanismo capace di oscurare gruppi che in realtà meritano molto, o viceversa spingerne inspiegabilmente altri che – a conti fatti – sono l’ennesima fotocopia.
I milanesi Horrid si sono formati ben venticinque anni fa e – a guardarli – dispiace un po’ per quella discografia estremamente ridotta: tre lavori in studio più alcune uscite per die-hard fan, tra split, ristampe e demotape. In poco più di mezz’ora il trio forgia un sound oscuro, debitore alla prima ondata di death metal svedese. L’album, però, nonostante la presenza di Johan Johannson degli Interment e la cover di “Massacra” degli Hellhammer, non regge per tutta la sua durata, nonostante alla fine costituisca un buon esempio di metal estremo, fatto per chi vive di queste sonorità. Gli Horrid sono tornati, e non son cambiati di una virgola, prendere o lasciare!