HOLY SIMILAUN / WEIGHTAUSEND, Split Ep
Tape divisa tra due piccole realtà del panorama underground elettronico di casa nostra. Peraltro, la cosa interessante è che i nomi scelti delle parti coinvolte hanno ben poco di italiano e il sound sembra materiale di provenienza tedesca, tanto risulta marziale e suonato al massimo volume possibile. L’intento pare quello di aprire scatole craniche come fossero meloni. O almeno è quello che salta in mente all’ascolto della prima traccia di Holy Similaun: come fare techno in una fonderia.
Weightausend (Matthias Girardi), invece, frattura le ritmiche con un atteggiamento volutamente scriteriato, ma dove voleva andare a parare lo si intuiva già nelle altre uscite a suo nome per la milanese Haunter Records.
Il secondo lato si apre con “Amy Dub” di Girardi, che rispetto al mix posto nel primo brilla per una maggiore fluidità dell’insieme. Chiude la versione di Weightausend del pezzo di Holy Similaun, a suggello della simbolica unione tra i due progetti, che mixandosi reciprocamente si confondono fino a perdersi.
Un bell’assaggio di metallo (elettronico) urlante.