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HOLIDAY INN, Torbido

Torniamo a bighellonare fra le sozzure del Pigneto, che, detto per inciso, non è proprio come dire uno slum di Bombay o il Village anni Settanta, quest’ultimo teatro delle gesta dei Suicide ai quali gli Holiday Inn finalmente si rifanno appieno con malcelata soddisfazione in un brano intitolato proprio “Dirty Town”, elegia rock’n’roll del lerciume metropolitano. Il quartiere incastonato fra Casilina e Prenestina, casa base del duo, fra cocktail bar e paninoteche gourmet non è più zozzo e depravato di molte altre zone della Capitale: conta però riuscire a evocare un immaginario che, per quanto lontano dalla realtà, serva da catalizzatore per la parte suonata, e il campionario di idee e suggestioni messo in campo dagli Holiday Inn sembra funzionare alla bisogna. Sulla copertina di Torbido, esordio sulla lunga distanza per i due, campeggia l’immagine sgranata di un incontro di boxe, un giusto accostamento con le sonorità contundenti del chiassoso sodalizio: poca tattica, spontaneità, ricerca di un suono marcio e ossessivo che ha nella ripetizione la sua cifra stilistica. Gabor, pugile dalle lunghe leve, un bel vantaggio – pare – per chi pratica la nobile arte, con il suo inglese stentato e il tono corrosivo sviluppa temi vaghi che sanno di sberleffo al senso comune, accompagnati dagli ostinati fastidiosi di Bob Junior, costruiti attorno a poche note dissonanti.
Fra le pagine migliori del disco, “The Closer I Get” è uno strano blues spastico, quasi dolente, in cui la voce di Gabor esce fuori appieno nella sua totale mancanza di grazia, e la cover di un pezzo di Dubais, al secolo Nadia Buyse, misconosciuta artista americana passata fra le mura amiche del Fanfulla, reso con la solita andatura caracollante e rinunciando a ogni tentazione melodica rispetto all’originale: spicca su tutto, quasi un corpo estraneo in un disco caratterizzato invece da forte organicità, “Feel Free!”, realizzata a partire dall’apporto dei D.a.P. (Diritto di Accesso al Parco), duo romano giovanissimo che fornisce la base, molto diretta e dal piglio danzereccio, che viene rimaneggiata e insozzata dai due compari. Pubblicano le bolognesi Avant! e Maple Death: se vi va di sporcarvi, fatevi sotto!