HENRYSPENNCER, Saturn Lp
Sonico cavaliere errante, il parigino Valentin Féron, mentore della Bookmaker Records e artista tuttofare (è pure montatore e regista), fa il suo esordio in Italia grazie alla romana Trips Und Träume.
Saturn Lp è, sin dal titolo, una pubblicazione che evoca scenari spaziali, da dopo-bomba e polverosi, frammisti a sincera passione per l’epopea psych più dilatata e per estenuanti cavalcate elettriche. “Canyons”, ad esempio, è prova acustica dalla chiara matrice cinematografica (sarebbe perfetta per una pellicola western), la successiva “Mirages” invece pone un freno ai fraseggi chitarristici della traccia di apertura (“Gambetta”), per imporsi come nudo e crudo tappeto sonoro degno di uno score nero pece. Ancora: avete mai visto The Hired Hand, unico film dietro la macchina da presa di Peter Fonda (Easy Rider)? Bene, la parte musicale era opera di Bruce Langhorne (folkster della prima ora e collaboratore di Bob Dylan) e i più attenti avranno intercettato la ristampa che Boomkat pubblicizza tra i ripescaggi più interessanti degli ultimi anni: “Nebula” sembra estratta proprio da quel film, dunque Féron conferma una sincera passione per determinati immaginari. Quegli stessi scenari che nella conclusiva “Sarah” si fanno ancora più evocativi e potenti: i volumi si alzano alquanto, ma anche una malcelata magniloquenza fa capolino, per la verità.
Dobbiamo ammettere come il risultato finale sia discreto, anche se tutto sommato l’intero lavoro rimane nel rassicurante recinto del “genere”.
A conti fatti questo Saturn Lp ha più di una freccia nel suo arco, e il polistrumentista transalpino dimostra di saper dosare e controllare tanta colante materia sonora.