HAYMAKER, Let Them Rot
Col nuovo ep Let Them Rot i canadesi Haymaker continuano la loro avventura hardcore/punk, mettendo in campo molte sfumature del genere per raggiungere la tracimazione delle battute e il dilagamento controllato delle dinamiche. La struttura e i bpm non cambiano mai, il disco rotto si diverte a ripetersi guidato dall’attitude tipica dello stile della band. Nessuna incertezza, nessun climax, nessun eclatante spezzarsi del ritmo. Chitarre furiose, tamburi battenti, vocals “grasse” che inseguono il tempo, lo seminano, poi vengono raggiunte. Quattro brani dalla durata media di un minuto, nei quali il binomio strofa/ritornello contiene a fatica il suono che rincorre e anticipa se stesso (“Let Them Rot”), dove la predica serrata delle vocals emerge dal caos (“Cheque To Cheque”) e finisce per instaurare un monologo con il proprio riflesso (“Their Rules”), fino alla chiusura del ciclo con un proiettile hardcore/punk di trenta secondi (“Shit Magnet”).
Quando si ascolta questo ep non si ha modo di pensare, l’azione prevale, il suono dimezza il tempo, lo trascina ovunque, restringendo la percezione. Un easy hardcore vivace per un ascolto furioso ma che non fa male, dallo stile asciutto e completo, che contiene schizzi di materia sonora simili ai gesti di pollockiana memoria.