GUFONERO / LA CUENTA, Split
Lo split di cui andiamo a parlare riunisce due realtà affini anche se profondamente differenti per impostazione e traiettorie.
Da una parte abbiamo i due Gufonero, basso e batteria, suoni profondi e di grana grossa, impatto frontale e zero fronzoli, musica che pulsa e smuove le viscere dell’ascoltatore fino a trascinarlo in un mondo appiccicoso ricoperto di melma, zero luce e grida di disperazione che si propagano nell’oscurità. Quattro tracce in crescendo che tradiscono un chiaro piglio hardcore e si fanno sempre più incisive con lo scorrere dei minuti, con l’immersione in un linguaggio che non ammette contradditorio e necessita di penetrare sotto pelle per lasciare il segno. Quello dei Gufonero è un modus operandi che acquisisce forza dalle sue imperfezioni formali e rifugge da ogni tentativo di smussare gli angoli, deve essere lasciato deflagrare e rimbombare lungo le pareti della stanza fino a spegnersi con il basso appoggiato sull’amplificatore. Fine corsa, nessun saluto, nessun guardarsi indietro, sembra di vedere i due voltarsi e lasciare la stanza così come sono entrati.
Dall’altra parte i La Cuenta, in giro da più di dieci anni (il nostro primo contatto risale all’omonimo targato 2008). Sin dall’incipit del lungo brano si percepisce la voglia di tentare input differenti e dar profondità alla scrittura grazie al mood sperimentale che caratterizza sempre la band. Quello dei La Cuenta si potrebbe definire uno sludge ambient tanta è l’attenzione riposta nelle atmosfere e nella ricerca di layer sonori che vadano a interagire con le profonde distorsioni del riffing dilatato, strappato, reso ossessivo e portato all’esasperazione. Tra vuoti e pieni, momenti in cui la voce prende il sopravvento così da lasciare agli strumenti il ruolo di semplice punteggiatura e bordate monolitiche in cui, al contrario, sono gli strumenti a inghiottire la voce in nome della manipolazione della pura materia sonora, il gruppo dimostra di aver fatto tesoro della lunga esperienza per offrire all’ascoltatore un viaggio ricco di cambi di tensione e umore.
Due modi di intendere il buio, come dicevamo in apertura, ben distinti eppure in qualche modo complementari, per una co-produzione che vede coinvolte alcune delle label da noi seguite sempre con estrema attenzione.