GRAND PARC, Pull Noir
Intorno al 2015 abitavo in una piazzetta del centro storico di Genova, e ancora capitava che il collettivo anarchico lì vicino ogni tanto organizzasse qualche concerto in luoghi più o meno diversi, nei fondi della biblioteca di Pellicceria Occupata o nello spazio della Murga… Ma quella sera il concerto era organizzato direttamente in Piazza della Posta Vecchia, davanti al portone di casa mia, al tardo pomeriggio. La mia vita di padre di due bimbi molto piccoli non mi concedeva grandi fughe nella socialità, ma quella sera – quando sentii entrare dalle finestre quel suono così anomalo ma così familiare, così graffiante e dissonante, eppure anche emotivo e romantico in qualche modo – scesi a godermi il concerto. Ascoltandoli alla finestra avevo pensato ai Motorpsycho, poi per mi accorsi di dover correggere le coordinate. La partecipazione molto distaccata del poco pubblico non li aiutava molto, ma mi convinse a restare tutto il tempo possibile, posticipando i miei impegni di padre. Ricordo che ero folgorato, comprai subito l’unico ep che avevano al tempo. Passai la serata a parlare con Anne, che mi raccontò che venivano da Caen.
Negli anni sono cresciuti parecchio, hanno fatto anche una bella partecipazione su KEXP, un paio di dischi e oggi (con un po’ di ritardo) scopro questo piccolo capolavoro. Sono rimasti in due. Solo 5 pezzi, pochi strumenti, qualche accordo di chitarra, molti synth, batterie essenziali e una voce molto cresciuta, quella di lui. Tutto il disco è cantato in francese, “chansons saturniennes”, come le definiscono loro stessi “qui cherchent dans l’arrière-ville où trouver l’heure. Elles portent un pull, noir, dansent
sur les toits et ne savent plus trop se souvenir”. L’atmosfera è unica, distante da tutto, sospesa in un a bolla acida e avvolgente. Ogni ingrediente al suo posto, tutto è al servizio della canzone, delle parole e dei respiri, fino a raggiungere dissonanze sconfortanti nonostante le buone intenzioni. A suo modo, Pull Noir è un disco freddo e crudele come una lama lucida e scintillante.