GLI ULTIMI, Storie Da Un Posto Qualunque

GLI ULTIMI, Storie Da Un Posto Qualunque

Eccolo il De Provinciae Natura formato punk rock: ce lo regalano Gli Ultimi, quattro ragazzi (Maurizio, Berna, Patato e Palmiro) con già un cd ed un ep alle spalle sempre sotto l’egida di Laida Provincia Crew, venuti su tra bar-biliardo con l’insegna “Bar-biliardo” e campetti da calcio dissestati ai margini della Capitale; fieri di esserlo, orgogliosi di suonare quello che suonano.

Storie Da Un Posto Qualunque è hardcore con tiro melodico, nella sua variante oi per quanto riguarda attitudine e tematiche, schietto e pieno di stop and go come dio comanda: si sente che i ragazzi ne hanno perse di scarpe ai concerti di Rancid, Nofx e compagnia Fat Wreck e che ne avrebbero perse altrettante a quelli dei Ramones e dei primi Social Distorsion, se solo l’età l’avesse loro consentito. “Gli Ultimi” avvia il disco col botto, e già me l’immagino la fratellanza scattare nel moshpit cantando urlare da solo toglie la voce/ma urlare in tanti te la dà. Ed è questione di secondi emozionarsi con il loro singolo, “Red Rose”, specie se le orecchie di chi l’ascolta sono collegate a un cuore cicatrizzato da certe esperienze. “Anni 90”, poi, la somministrerei Guantanamo-style a tutti ‘sti gonzi che s’esaltano con le storielle da autogrill di Teddy Ruxpin-Max Pezzali: non la capirebbero, ma almeno avrei il piacere di torturarli, e non è cosa da poco. Ultima citazione per “Morfina”, davvero un gran pezzone, forse il mio preferito. È chiaro che il posto qualunque del titolo si trova in primis nella mente ed è una categoria nota a molti di noi, che va ben al di là dei confini urbanistici: io lo conosco intimamente, mi ci sono fatto i denti e me li sono pure rotti.

Così come non m’è sconosciuta la sensazione di essere ultimo, di sentire il peso del ceto operaio di provenienza a cui appartengo, visto come questa nazione tratta da qualche decennio chi le cose le fa, esaltando unicamente chi le vende: ma if the kids are united, non solo non potranno dividerci, ma gli faremo pure il culo o moriremo provandoci (e con questo sono al terzo momento di piena rabbia sociale in meno di tre ore, non c’è male).

E soprattutto so che puoi pure decidere di lasciarla, la provincia, ma è lei che non lascerà mai te.

Allora gridiamolo proud and loud con questo disco, e facciamo sentire finalmente la nostra classe.

Tracklist

01. Gli Ultimi
02. Red Rose
03. Lisloow
04. Giù Con Me
05. Laida Bastarda E Sporca
06. Canto Del Carcerato
07. Longness
08. Anni 90
09. Prigioniero
10. Morfina (featuring Massimo Il Sardo)
11. Terra Bruciata
12. Verso Casa
13. Ancora Qui (featuring Damiano, Falla, Teskio)