GIANLUCA BECUZZI / FABIO ORSI, Dust Tears And Clouds
Gianluca Becuzzi e Fabio Orsi hanno alle spalle una serie di dischi fatti assieme, compresi quelli dietro alla sigla Grey History. Non hanno la stessa età e non sono venuti fuori nello stesso periodo, dato che a occhio e croce – come Limbo – Gianluca ha cominciato a pubblicare vent’anni prima di Fabio, uno di quelli che per primi hanno beneficiato del lavoro critico di ottime webzine, non di fanzine cartacee come negli anni Ottanta del secolo scorso. È davvero bella una collaborazione di questo tipo, che alla fin fine unisce anche due “audience” contigue, ma non del tutto sovrapponibili.
Non è l’unica volta che i due utilizzano il lavoro di Alan Lomax per collaborare (e non sono i soli su Silentes a servirsene, vedi Under The Snow, ai quali forse hanno fatto venire in mente l’idea), dunque non è la prima volta che affrontano uno dei discorsi dell’elettronica sperimentale di questi ultimi anni, che è quello della memoria. Senza spingersi in grosse riflessioni critiche, dato che la pletora di sottogeneri non permette davvero di fare una storia di genere, ma solo di fare una delle storie, è abbastanza sensato sottolineare come nel decennio Zero tanti artisti legati a determinate forme espressive – magari per reazione a una certa algidità precedente – abbiano a loro modo voluto il recupero del passato, il confronto col ricordo e il suo essere inevitabilmente imperfetto, tanto o poco distorto. La realtà quasi mitica fermata da Lomax si fonde alla perfezione con i drone sognanti di questo Dust Tears And Skinny Legs Poets, malinconico come non mai. A differenza del lavoro di filtraggio operato da molti sound artist nel corso di questi anni, Becuzzi e Orsi lasciano spesso da sole quelle voci di epoche lontane, a volte le quasi isolano nel nulla, come ad ammettere una loro inadeguatezza di fronte alla tradizione.
Quest’uscita Silentes – virata inevitabilmente su toni seppia – è doppia, dato che c’è un secondo cd, Please Don’t Count The Clouds, che è una riedizione ampliata di quanto già uscito nel 2007 sull’americana Foxglove. Una traccia a testa in solitaria, due in coppia, per più di un’ora di ambient o sospesa in qualche strano limbo o sull’orlo di un precipizio. Al 100% meritevole di ascolto, nonostante all’epoca non debba essere stato molto considerato.
Tantissima carne al fuoco. Dust Tears And Clouds è buono ed è pure un affare.
Tracklist
Dust Tears And Skinny Legs Poets
01. Sometimes At The Beginning
02. Talking With Ghosts – One
03. Prisoners Of Memory
04. More Horizon – One
05. More Horizon – Two
06. Trail Not Found
07. Talking With Ghosts – Two
08. Pure Blue Love
Please Don’t Count The Clouds
01. Gianluca Becuzzi – Deep Green Dreamer
02. Gianluca Becuzzi / Fabio Orsi – Found
03. Gianluca Becuzzi / Fabio Orsi – Lost
04. Fabio Orsi – At Last As Naked Clouds