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GHOUL, Live In The Flesh

I loschi figuri mascherati come in un film Troma alla “Toxic Avenger” dichiarano di venire dal pianeta Creepsylvania e da vent’anni sfornano dischi e calpestano palchi all’insegna di un mix tra (molto) thrash, death, hardcore e un pizzico di grind in salsa metal-punk che ha trovato la sua casa ideale nella scuderia Tank Crimes. Le voci di corridoio dicono che nel corso del tempo la formazione ha visto alternarsi dietro i cappucci membri di Impaled, Dystopia, Wolves In The Throne Room, Exhumed, Phobia, Morbid Angel, Asunder e Morbosidad: quale che sia la verità resta il fatto che la band, dopo aver raccolto molteplici e meritati consensi con l’ultimo disco in studio (Dungeon Bastards del 2016), torna oggi con un live registrato nel 2018 all’Oakland Metro Opera House. Vista la natura del gruppo, questo disco dal vivo cerca di riportarne – almeno in audio – tutto il potenziale grandguignolesco, quindi dimenticatevi le classiche partenze “1, 2, 3…” e preparatevi a godere di siparietti e gag tra un brano e l’altro, con abbondante coinvolgimento del pubblico e continui sfottò al suo indirizzo, così come rimandi alla presunta provenienza aliena e alla missione omicida dei creepsilvani. Nulla di inusitato, verrebbe da dire (impossibile non citare i G-War) eppure le sferzate crossover propinate dai Ghoul lasciano il segno e sgombrano la strada da potenziali dubbi sulla mancanza di un valido contenuto in note, soprattutto offrono all’ascoltatore una carrellata dei brani che hanno permesso loro di colpire nel segno e di attirarsi le simpatie di una larga fetta di pubblico. Difficile, come è ovvio, contenere tutta la carica di un concerto dei Ghoul in un disco da ascoltare tra le mura della propria casa, ma la band è riuscita comunque a trovare un buon equilibrio tra i vari ingredienti della sua folle formula per offrire all’ascoltatore un prodotto assolutamente godibile e capace di farle guadagnare nuovi fan. Poco altro da aggiungere, il piatto della casa è ricco e fortemente speziato, le porzioni sono abbondanti e ben distanti da qualsiasi forma di cucina concettuale a base di spume e cotture sottovuoto: questa è una bella abbuffata a base di cavalcate thrash tra splatter e fantascienza di bassa lega. Per quanto ci riguarda, assolutamente irresistibili.