GERYON, Geryon
Dietro Geryon ci sono Nicholas McMaster e Lev Weinstein, rispettivamente basso e batteria dei Krallice, due musicisti che troviamo anche coinvolti in altre band sparse per New York (Anicon, Bloody Panda, Castevet…).
Colin Marston ci mette di nuovo lo zampino, questa volta nel ruolo di producer, e contribuisce in qualche modo a mantenere la cifra stilistica del duo in quella dimensione avant/progressive che accompagna da tempo tutti i nomi qui riuniti. Il loro è un death metal dal suono grasso e vibrato, totalmente spoglio di chitarre (per quanto strano possa sembrare), vicino a certe tendenze ultratecniche contemporanee, però mai troppo ripulito o meditato, sempre a fuoco su quei diversi fattori che rendono il disco ben più coinvolgente. La breve durata (solo ventisei minuti) aiuta a concentrare il tutto in quattro brani che vanno dritti al punto, qualcosa di essenziale ma capace di svilupparsi in un ascolto vivido e intenso, che scorre con grande fluidità. Il progetto parte con il piede giusto, vedremo se e come riuscirà ad evolversi in futuro.