GERMANOTTA YOUTH, 17/1/2014
Ancona, Glue-Lab.
È innegabile che il Glue-Lab funga ormai da palco privilegiato per le più interessanti realtà nazionali di passaggio nelle Marche, spesso in collaborazione con BloodySound Fucktory, che conclude questa sera una serie di concerti iniziati durante le festività natalizie e capaci di offrire in successione Morkobot, Evolution So Far, Zolle nonché – appunto – Germanotta Youth. Tra l’altro, questa sarà l’occasione per vedere all’opera la nuova formazione a due, con il giovane batterista Giulio Galati incaricato di sostenere l’assalto sonoro del membro storico Fabio “Reeks” Recchia. Se a inizio concerto gli sguardi saranno catalizzati dalla particolare tecnica di Reeks (alle prese con basso e sintetizzatori suonati in contemporanea e assemblati su un trespolo che pare uscito dritto da Mad Max), con lo scorrere dei minuti l’attenzione si sposterà sul nuovo arrivato, che colpisce duro con tecnica e potenza, spesso lasciando i presenti a bocca aperta per le sue progressioni e l’approccio funambolico dietro al kit. Di certo il nuovo equilibrio e la riduzione dell’organico non hanno sminuito, né tantomeno frenato, la forza d’urto dei Germanotta Youth, che appaiono addirittura più folli e iconoclasti, in qualche modo meno chirurgici (seppure tecnicamente impressionanti) e più incontrollabili nelle loro esplosioni crossover tra grind ed elettronica. La componente (auto)ironica e ludica dell’approccio, rivelata a partire dagli sguardi che i due si scambiano e rivolgono al pubblico, appare ancor più marcata e aggiunge all’effetto finale un’ulteriore sfumatura, pur senza scalfirne minimamente l’impatto. Difficile davvero descrivere l’impressione di surfisti del caos sonoro che i due musicisti riescono a trasmettere, né l’inaspettato mix di ferocia e convivialità che creano. Ciò che resta è l’impressione di avere assistito a una collisione tra due personalità capaci di caricarsi a vicenda e stimolarsi per superare i propri limiti pur di raggiungere nuovi traguardi, il che lascia presagire sfracelli quando le nuove composizioni vedranno la luce all’interno del prossimo lavoro in studio. Il dopo-concerto non è da meno e lascia il segno, compreso un catastrofico hangover, merito anche dei ragazzi del Reasonanz che questa sera inaugurano la nuova location e forniscono l’approdo per un manipolo di reduci della serata, membri dello staff del Glue-Lab e Germanotta Youth in testa. Che queste sinergie e fermenti prendano vita proprio qui ed ora è a dir poco sorprendente, con buona pace di chi vorrebbe che Ancona e provincia restassero un luogo sonnolento e culturalmente prossimo allo zero assoluto. Tanto di cappello.
Al solito, foto della grande Ludovica Galeazzi.