Gender Theory #7 (Alison Knowles e Ryoko Akama)
Qui la puntata.
Alison Knowles (1933) è un’artista americana nota soprattutto per le sue installazioni, lavori sonori, performance, pubblicazioni e per la sua adesione al movimento Fluxus del quale è stata un’esponente di spicco sin dagli esordi. Ha studiato con i pittori Adolph Gottlieb e Josef Albers, e collaborato con Marcel Duchamp. Insieme al marito Dick Higgins e John Cage ha fatto parte della New York Mycological Society, associazione dedicata alla ricerca e catalogazione di funghi selvatici nell’area di New York. Il suo Bean Rolls (1963), una scatola contenente testi e fagioli, è stato probabilmente il primo “libro-oggetto” prodotto dalla compagine Fluxus, mentre The House of Dust (1967), un poema “computerizzato”, è stato realizzato in collaborazione con James Tenney, che aveva tenuto a casa di Knowles dei corsi informali di informatica applicata alle arti.
Nel campo della sound art, Knowles ha esplorato a lungo gli effetti della risonanza dei suoni prodotti dai fagioli e dalle superfici dure, ricerca che è culminata in quattro programmi radiofonici ospitati dalla Westdeutscher Rundfunk di Colonia, il cui direttore Klaus Schöning era un amico e sostenitore dell’opera di Cage e del lavoro di artisti a lui vicini. Autrice prolifica ed eclettica, Alison Knowles ha elaborato un tipo di scrittura testuale per realizzare partiture che fanno tesoro dell’esperienza cageana di composizione e determinazione degli eventi attraverso operazioni casuali.
Di Knowles ascoltiamo Rice and Beans for Charles Curtis (2008) eseguito da Charles Curtis al violoncello e pubblicato nel disco di Curtis Performances & Recordings 1998-2018, edito da Saltern nel 2020, Nivea Cream (1962) e Play Paper (2003) dal disco Fluxsweet di Knowles, con Taketo Shimada (Rossbin Records, 2005).
Alison Knowles è stata una forte ispirazione per Ryoko Akama, artista giappo-coreana di stanza a Huddersfield che, attraverso le sue composizioni, installazioni e performance, indaga le possibili relazioni fra silenzio, spazio e tempo. Si esibisce con elettronica e oggetti, e crea installazioni sonore che sono fortemente legate al contesto e allo spazio in cui vengono realizzate. La sua ricerca sonora si basa sulla commistione di suoni elettronici e oggetti del quotidiano (bottiglie, sfere, vetri e molto altro), esplorati nel dettaglio, isolati e impiegati per realizzare pezzi da concerto e installazioni. Oltre a eseguire e divulgare lavori di compositori contemporanei come Alvin Lucier ed Eliane Radigue, Akama collabora con numerosi artisti, fra cui Bruno Duplant, Cristian Alvear e Jürg Frey, ed è parte del collettivo elettronico Lappetites, con Kaffe Matthews e Antye Greie/AGF. In parallelo all’attività musicale, dirige l’etichetta discografica Melange Edition e lavora come redattrice per la rivista Reductive Journal (Mumei Publishing).
Come Knowles, parte della ricerca musicale di Akama è dedicata all’elaborazione di partiture testuali, in collaborazione con altri artisti e musicisti. Alcune di queste sono raccolte nel doppio cd dal titolo dial 45-21-95, pubblicato nel 2019 da Another Timbre e realizzato in collaborazione con Apartment House. Il progetto consiste in una serie di composizioni sviluppate da un lavoro all’archivio di Krzysztof Kieślowski (1941-1996), scrittore, regista e sceneggiatore polacco. Da dial 45-21-95 ascoltiamo Stay in the background, Horse, A sense of coming back e I’m just so-so, il tutto eseguito dal collettivo inglese nelle persone di Anton Lukoszevieze (violoncello), Mira Benjamin (violino), Simon Limbrick (vibrafono e percussioni), Heather Roche (clarinetto), Kathryn Williams (flauto contralto), Lucio Tasca e Cristian Alvear (chitarra), Philip Thomas e Kerry Yong (pianoforte). Da Songs for a Shed (Another Timbre, 2021), sempre in collaborazione con Apartment House, ascoltiamo l’ultima traccia, A shed song 1.
Playlist
Ryoko Akama, A sense of coming back – version 1
Alison Knowles, Nivea Cream
Ryoko Akama, Horse
Ryoko Akama, I’m just so-so
Alison Knowles, Rice and Beans for Charles Curtis (2008)
Ryoko Akama, Stay in the background
Alison Knowles, Play Paper
Ryoko Akama, A Shed Song 1
Gender Theory è un contenitore inclusivo che mette al centro diversità, fluidità e rottura delle convenzioni.
Gender Theory non è solo una playlist di lavori sonori ma è anche uno spazio per le parole: quando possibile, il podcast ospiterà interviste con artistə e curatorə che si interrogano su queste tematiche.