Gender Theory #5 (Sun Ra e John Cage)
L’8 giugno 1986, a Coney Island si tenne un concerto sorprendente, destinato a divenire leggendario, che vide John Cage e Sun Ra, due icone della musica sperimentale americana benché appartenenti a due mondi e storie completamente diverse, condividere il palco.
Un articolo di Anton Spice, pubblicato esattamente trent’anni dopo su The Vinyl Factory, racconta la storia di quel concerto dal punto di vista di colui che ha avuto l’intuizione di organizzarlo: Rick Russo, compositore, curatore e fondatore, assieme alla compagna Bronwyn Rucker, dell’etichetta Meltdown Records. “Attraverso il mio lavoro di compositore, avevo incontrato sia John Cage che Sun Ra separatamente negli anni Settanta”, ricorda Russo. “Ho avuto l’idea di mettere insieme John Cage e Sun Ra come concerto di beneficenza per aiutare a lanciare la mia etichetta”.
Dopo una serie di peripezie e ritardi – Sun Ra si perse dentro Coney Island mentre cercava di raggiungere in macchina il teatro, mentre Cage preferì arrivare in metropolitana da Manhattan seguendo una mappa esplicativa disegnata da Russo – i due artisti si conobbero per la prima volta direttamente sul palco.
Dopo l’apertura del concerto con un uomo a torso nudo che teneva in una mano una ciotola di incenso fumante e nell’altra un ankh (simbolo egizio a forma di croce), seguito da Marshall Allen al sassofono contralto, entrò in scena Sun Ra “in una tunica viola con maniche di lamina d’argento, un berretto di stoffa tempestato di stelle, con una frangia di capelli tinti di arancione sbirciava da sopra le orecchie”. Accanto a lui c’era Cage, “vestito come al solito con jeans blu sbiaditi e una giacca grigia su una camicia da lavoro in denim blu. Cage era seduto a un tavolo da gioco, appoggiato a un microfono su un’asta. Ra stazionava a circa un metro e mezzo alla destra di Cage, direttamente di fronte al pubblico dietro alla sua tastiera Yamaha DX7”.
La prima metà del concerto fu totalmente dominata da una ricca e sfrenata improvvisazione libera di Ra. Quando fu il turno di Cage, l’atmosfera cambiò totalmente, con molti momenti di silenzio e la performance di Empty Words, lavoro basato sui Diari di Henry David Thoreau, destrutturati attraverso l’uso dell’I-Ching. Nella parte IV di Empty Words, in particolare, vengono omesse le sillabe lasciando spazio solo a lettere e suoni.
L’anno successivo uscì per Meltdown Records il disco John Cage Meets Sun Ra. Nel 2020 è uscita per Modern Harmonics una nuova edizione rimasterizzata e con alcune parti del concerto inedite. Ne ascoltiamo qualche estratto insieme a Ryoanji (1985) di Cage, un pezzo per solo o combinazione di voce, flauto, contrabbasso, trombone o oboe con nastro e obbligato di percussionista, nelle versioni di Nicholas Isherwood (voce), e di James Fulkerson e Frank Denyer (trombone basso e percussione obbligata), e ai brani Heliocentric e Outer Nothingness di Sun Ra, estratti da The Heliocentric Worlds of Sun Ra Vol. 1 (1965).
Gender Theory è un contenitore inclusivo che mette al centro diversità, fluidità e rottura delle convenzioni.
Gender Theory non è solo una playlist di lavori sonori ma è anche uno spazio per le parole: quando possibile, il podcast ospiterà interviste con artistə e curatorə che si interrogano su queste tematiche.