Gender Theory #3 (Amelia Cuni e Catherine Christer Hennix)

Il Dhrupad è la più antica fra le tradizioni di musica classica del nord dell’India. Musica intellettuale e complessa, a partire dal XVIII secolo il Dhrupad ha vissuto un continuo declino a favore del Khyal, altro grande filone della musica indostana, più virtuosistico e, talvolta, meno austero. Alla metà del secolo scorso erano rimaste poche famiglie ed esecutori che continuavano a portare avanti questo genere.

Negli anni Settanta Amelia Cuni, originaria di Milano, ha vissuto per più di dieci anni in India studiando Dhrupad con alcuni fra i maestri più importanti delle principali correnti: Rahim Fahimuddin Dagar, Vidur Mallick e Dilip Chandra Vedi. Distillando dai loro insegnamenti, Cuni ha sviluppato il suo personale stile di canto Dhrupad.

Amelia Cuni è oggi una esecutrice di riferimento del genere (anche in India) e ha contribuito in maniera determinante alla diffusione del Dhrupad (fino a pochi decenni fa appannaggio esclusivo di voci maschili) e, in generale, della tradizione musicale classica indiana in Europa.

Inoltre Cuni è attiva da tempo anche nell’ambito della musica classica contemporanea: ha infatti lavorato diffusamente su Solo 58: 18 Microtonal Ragas di John Cage e collaborato, tra gli altri, con compositorə e musicistə come Catherine Christer Hennix, Terry Riley, Maria De Alvear, Werner Durand, Robin Hayward, Hillary Jeffrey, e molti altri.

Ascoltiamo il raga notturno Bageshri (Alap e Chautal), dal disco Parampara Festival 13.03.1992, uscito per quest’anno per Black Truffle, che presenta una splendida e finora inedita performance di Amelia Cuni (voce e tanpura) accompagnata da Gianni Ricchizzi (vichitra vina) e Helmut Waibl (Pakhavaj).

Troviamo ancora la voce di Cuni in Blues Dhikr Al-Salam (Blues Al Maqam) di Catherine Christer Hennix, unico brano del disco Live at the Grimm Museum che documenta un’esibizione del 2011 dell’ensemble di Hennix, dal titolo Chora(s)san Time-Court Mirage. Catherine Christer Hennix è una compositrice, musicista, matematica e filosofa svedese. Trasferitasi negli Stati Uniti negli anni Settanta conobbe Henry Flynt, La Monte Young e Marian Zazeela, dei quali divenne collaboratrice e sodale. Tramite Young Hennix incontrò Pran Nath, grande maestro di canto khyal, del quale diventò discepola.

La musica di Hennix si nutre di una prospettiva originalissima di elementi e influenze diverse: minimalismo, musica classica indostana, maqam, gagaku, archetipi blues e temperamenti non equabili.

Negli ultimi anni Blank Forms ha iniziato un progetto di edizione di materiali editi e inediti di Hennix, tra i quali il doppio libro Poësy Matters and Other Matters. Tra alcune delle sue opere più note (molte delle quali edite solamente negli ultimi anni), ricordiamo The Electric Harpsichord, le varie opere composte negli anni Settanta per il suo gruppo The Deontic Miracle con il fratello Peter Hennix e Hans Isgren, Soliton(e) Star, Blues Alif Lam Mim e le altre composizioni realizzate nell’ultimo decennio per il suo Chora(s)san Time-Court Mirage ensemble.

In Blues Dhikr Al-Salam (Blues Al Maqam) troviamo: Hennix alla voce e computer, Amelia Cuni alla voce, Robin Hayward alla tuba, Hilary Jeffery al trombone e Michael Northam alla regia sonora.

Ascolta la puntata.

Playlist

Amelia Cuni, Bageshri (Alap e Chautal)
Catherine Christer Hennix, Blues Dhikr Al-Salam (Blues Al Maqam)

Gender Theory
Gender Theory è un nuovo appuntamento per Fango Radio ideato da Marco Baldini e Luisa Santacesaria. Gender Theory vuole dare spazio ad artistə sonorə di musica sperimentale – ma non solo – appartenenti a categorie rese minoritarie dal sistema musicale per genere e provenienza geografica.
Gender Theory è un contenitore inclusivo che mette al centro diversità, fluidità e rottura delle convenzioni.
Gender Theory non è solo una playlist di lavori sonori ma è anche uno spazio per le parole: quando possibile, il podcast ospiterà interviste con artistə e curatorə che si interrogano su queste tematiche.