GAUDI, Magnetic

Daniele Gaudi Cennacchi è una vecchia conoscenza del panorama musicale italiano: produttore, compositore, musicista e dj, attivo a Bologna sin dai primi anni Ottanta e poi trasferitosi a Londra (circa 15 anni più tardi), si ripresenta con Magnetic, un nuovo lavoro recentemente uscito per RareNoiseRecords.

Le sonorità ambient-dub-post-rock in salsa elettronica di quest’album emergono principalmente da giri di basso che fluiscono serenamente entro le sponde dub e new wave che li contengono, in totale assenza di sbalzi o sorprese. Le atmosfere create si appoggiano dolcemente sopra parti di batteria dalle quali non vengono spintonate, semmai accompagnate. Al contempo, il lavoro di Gaudi con synth, piano e altri strumenti conferisce dettagli, connotati e particolarità a ciascuna traccia.

Molto meno elettronico di quanto pensassi, Magnetic è notturno, tranquillo e semplice, e in qualche modo sembra arrivare dei primi anni Novanta. Il titolo riflette la capacità del disco di catturare l’ascoltatore indirettamente, facendolo avvicinare pezzo dopo pezzo, senza afferrarlo o trascinarlo. Lo attira a sé come una falena che svolazza disorientata intorno alla luce d’ingresso dell’unica casa nascosta in un fitto bosco.

Produzione e composizioni mai complicate, né esagerate, portano ad un risultato finale che, pur senza esaltare, sembra funzionare abbastanza bene. In verità, il curriculum di Gaudi e la partecipazione di svariati musicisti più o meno noti (vi risparmio il solito elenco di nomi che a nulla servirebbe) avevano spostato l’asta delle aspettative di qualche tacca verso l’alto rispetto al livello reale dell’album, facendoci attendere qualcosa di più caratteristico ed elaborato. Forse, però, è proprio questo il concetto che Magnetic esprime, l’energia della semplicità liberata dall’assenza di particolarità, sound pompato, stranezze varie… che in fondo finirebbero per frammentare il flusso placido e costante che unisce queste otto tracce.

Tracklist

01. 30Hz Dub Prelude
02. Opus 12, No. 7
03. Memories In My Pentagram
04. Nocturnal Sonata
05. Electronic Impromptu In E-flat Minor
06. Modular Rondo
07. Die Ballade Vom Frosch
08. Epilogue Leitmotif