GATE & CONTROL UNIT, S/t
Questa è l’ultima collaborazione tra Silvia Kastel e Ninni Morgia a nome Control Unit, le loro strade si sono separate da qualche tempo. Non è invece l’ultimo lavoro per mr. Michael Morley, indefesso e oscuro agitatore musicale che quasi mi vergogno a presentarvi: i neozelandesi Dead C vi diranno sicuramente qualcosa, altrimenti andate subito a rimediare, fatevi un piacere… Come Gate, Morley ha una carriera più che ventennale, ma non deve stupire che si sia legato anche ai due italiani (con esperienze di lungo corso in giro per il mondo), data la loro evidente passione per concrezioni noise figlie della californiana Subterranean Records (il narcotico incedere di “Heavenly Heights”) e dei Throbbing Gristle più malefici (la vicinanza è quasi impressionante ascoltando qui “Walls We Know”). In “Stainless” la Kastel fa la solita parte della sirena post-nucleare, riuscendo a far galleggiare le sue nenie sul consueto mare nero composto dai suoi beat, dai suoi synth e dai catramosi fluidi chitarristici dei due soci (in “Esoterico” si arriva a lambire territori di stortissima “magic-psychedelia”). Ci si perde, pure volentieri, in un disco simile; se li conoscete già sapete bene che tipo di proposta “rancida” potete aspettarvi. Garantisce, non a caso, la 8mm Records di Luca Massolin: in catalogo Ottaven, lo stesso Massolin in versione Golden Jooklo Age e altri outsider. Non dovreste poi sorprendervi più di tanto alla vista della copertina: un acquerello di Morley stesso, intitolato “Cime Paradisiache”; pure il cemento e i ponteggi hanno il loro fascino, no?
Tracklist
Lato A
01. Heavenly Heights
02. Stainless
03. Pagoda’s Blues
Lato B
01. Walls We Know
02. Esoterico
03. Block & Pulses