FUTEISHA, Dannato
Nome piuttosto esotico e titolo sinistro per questo progetto con base a Torino, ma il principale artefice è sudamericano. Ci sono anche un membro de La Piramide Di Sangue (e si sente) e Paula dei JC Satàn che si occupa dell’artwork della cassetta, per dire della natura psichedelica e oscura dell’ensemble in questione. Ad assicurare visibilità al tutto ci pensano poi piccole etichette con band piuttosto eterogenee tra le loro fila, come le ormai conosciute (dalle nostre parti) Brigadisco e Old Bicycle Records. La musica che ci propongono è diremmo ibrida, un po’ blues del Delta (l’acustica “Lamento Funebre Per Tutti Noi”), un pelo rock-blues in modalità “storta” (la lamentosa title-track). Fa specie ascoltare poi la voce di un anziano gentile che racconta una storia del suo passato nella litania “Il Colore Verde”, mentre sorprende quasi la bellezza dark della delicatissima “Marceline” (per essere onesti, lo affermiamo alla luce di una certa “disomogeneità” espressiva). Insomma, il lavoro contiene ottime idee, ma non riesce ad esprimerle ancora con la necessaria convinzione, probabilmente c’è bisogno di rodare meglio i suoni e la coesione stilistica che sta alla base del gruppo stesso. Lacerti di bellezza ce ne sono comunque, speriamo solo trovino in futuro una forma più compiuta.