FUJI APPLE WORSHIP, A Second, Through The Years
Si hanno poche notizie sui quattro trevigiani Fuji Apple Worship, se non che esistono dal 2008 e che questo è il loro secondo disco, masterizzato nel 2012 da Sua Maestà Taylor “12k” Deupree. Che si tratti di Deupree, Plotkin, Ielasi o Rick Rubin, però, poco conta se il materiale di partenza non è buono, ma non è questo il caso. A Second, Through The Years si muove in una regione di confine nella quale una grossa fetta del “milieu sperimentale” italiano sembra trovarsi perfettamente a proprio agio: è quella dove s’incontrano post-rock, drone, field recordings e in un certo senso anche il folk. Suoneranno domani assieme agli Under The Snow, del resto, e il fatto non dipende solo da ragioni geografiche.
Il sentimento dominante è la malinconia, l’atmosfera è crepuscolare, i brani sono languidi e fragili, tutto insomma sembra intimista e meditativo. Brutto difetto: l’idea sbagliata di utilizzare la voce (non all’altezza o comunque non appropriata) in un paio di occasioni. Per il resto, gli intarsi semplici e i riverberi delle chitarre sono favolosi, le parti di “musica concreta” appropriate, anche se a volte un po’ troppo didascaliche.
Possono fare molto bene.