Frequente presenta “Auditiva”
Riceviamo e pubblichiamo. Frequente è un’organizzazione dietro alla quale ci sono Nicola Ratti, Enrico Malatesta e Gaia Martino.
Auditiva
thirding-as-othering
15.06 > 6.07 2016
a cura di Frequente
progetto speciale Bice Bugatti per 57° Premio Internazionale Bugatti Segantini
Villa Brivio, Piazzetta Prinetti, 4 – Nova Milanese
opening 15 giugno h.18.30
L’ambiente è uno sfondo dinamico, non un contenitore ma l’animatore di un processo che è il contenuto stesso. È in continua trasformazione, il terreno di infinite possibilità, eterogeneo e in movimento, multiforme di natura. Ogni luogo è un linguaggio aperto.
Da questa premessa prende avvio un intervento ideato da Frequente a partire dall’ambiente di Villa Brivio e realizzato, in collaborazione con Bice Bugatti Club, per la trama del suo spazio.
Auditiva: thirding-as-othering presenta al pubblico un’esperienza ambientale che si snoda attraverso il suono e che, durante più momenti, abita e invita ad abitare lo spazio di Villa Brivio. L’intento è proporre al visitatore un percorso libero, con due inizi e una fine centrale. Tre installazioni sonore site specific sono concepite come sculture ambientali, situazioni espanse che realizzano il significato della loro presenza nell’ascolto dei fruitori e nel legame con il luogo. Ambiente, opera e ascoltatore: tre forze dello stesso campo, soggetti aperti e indipendenti, indissolubilmente legati nel fatto stesso di esserci, ovvero essere presenti. Questi elementi mettono in atto una specie di trialettica (thirding) non oppositiva e nemmeno collaborativa, che produce estraniamento (othering) e rompe, così facendo, i confini precisi delle definizioni e dei ruoli. Ciò che unisce l’ambiente, l’opera sonora e l’ascoltatore non è dunque un processo intellettuale mediato dall’arte, bensì una coesistenza di tutti i protagonisti che, in una dinamica reciproca di attivazione, mobilitano la possibilità del luogo e realizzano la socialità nel suo aspetto più organico, ovverosia quello della conquista e della meraviglia, collettiva perché prima di tutto sentita personalmente.
La scelta stessa di proporre tre artisti per tre siti, completamente differenti e collegati l’uno nell’altro, manifesta la continuità del movimento che le installazioni sonore sono capaci di mettere in luce, così come l’invito stesso alla trialettica intesa quale gioco al disordine, che infrange le categorie, nullifica le opposizioni, conduce alla scoperta e mantiene l’equilibrio dinamico tra le parti.
Il giardino adiacente l’ingresso da strada ospiterà dal 15 Giugno al 6 Luglio l’installazione di Seiji Morimoto: elementi sonori sottili, risultato di meccanismi analogici semplicemente costruiti, sono dislocati dall’artista e vanno a comporre uno spazio accogliente e perfettamente sistemato nel protocollo quotidiano dei suoni del giardino. Si tratta di un intervento appositamente pensato a partire dal luogo di installazione.
Concomitante nello spazio della biblioteca ha luogo l’installazione Migration di Stephen Cornford. Un gruppo di dittafoni modificati dall’artista, con i loro movimenti e i loro suoni, sono sistemati per restituire la reminiscenza di una massa di uccelli o insetti in migrazione. Memore dell’appropriazione del temine “migrazione” come processo di trasmissione dati, l’opera riflette il movimento globale del consumo dei dispositivi elettronici e il loro rapido passaggio dall’essere prodotto all’essere rifiuto, dentro cicli di vita sempre più accelerati tra generazioni nella tecnologia. L’intervento comprende in sé l’elemento visivo inteso come aspetto del sonoro: questa chiave di lettura è una proposta ulteriore per l’esperienza percettiva del pubblico, oltre ad essere la specificità propria della ricerca stessa dell’autore.
Infine, a chiudere il progetto, il 6 Luglio alle ore 21 l’installazione-performance di Gábor Lázár A Trap for your Attention avviene per una sera soltanto nella piazza della corte, spazio connettivo a Villa Brivio. Questo momento conclude e apre allo stesso tempo: un intervento temporaneo, con luci al led e suoni elettronici, agisce nelle misure grandi, nei riverberi e nell’aspettativa della durata limitata di una performance, andando a rivelare il volume di quel vuoto architettonico capace, insieme ai suoi abitanti, di essere portatore di libertà d’azione.
Frequente
Frequente è un’organizzazione culturale e un centro di ricerca indipendente per le arti sonore e la diffusione della cultura auditiva.
Promuove la pratica spaziale, le attività performative, la didattica e i progetti capaci di allargare gli orizzonti delle arti sonore. Frequente è un progetto di Nicola Ratti, Gaia Martino e Enrico Malatesta, in collaborazione con Attila Faravelli, Standards Studio e O’.
Artista audiovisivo e ricercatore, indirizza la sua indagine a partire dal fascino per i dispositivi elettronici di largo consumo: come questi sono diffusi e quanto influiscono sulla percezione della realtà. È ricercatore presso la Sonic Art Research Unit alla Oxford Brokkes University, dove dirige con Paul Whitty il Festival annuale Audiograft. Insieme a Samuel Rodgers, inoltre, ha fondato Consumer Waste record label.
Artista sonoro nato a Tokyo, dal 2003 vive e lavora a Berlino. Il suo interesse è rivolto alle apparenze acustiche instabili che si creano tra l’incontro di oggetti ed elementi inusuali, come ad esempio l’acqua e le pietre, con diversi mezzi tecnici. Ha preso parte a numerose mostre e festival internazionali in Europa e in Giappone.
Musicista e artista sonoro ungherese attivo da pochi anni, Gábor Lázár è riuscito ad imporsi all’attenzione internazionale in virtù del riconoscibile e originale apporto che sta fornendo al mondo della ricerca sonora. Dopo aver concluso gli studi, Gábor ha pubblicato l’album ‘ILS’ e ‘EP16’ nel 2014. Ha collaborato con Russell Haswell e Mark Fell, presentato il suo lavoro in contesti come CTM festival, ZKM di Karlsruhe, Empty Gallery di Hong Kong, La Casa Encendida di Madrid e realizzato una mostra personale alla House of Electronic Arts di Basilea.
15.06 > 6.07
STEPHEN CORNFORD e SEIJI MORIMOTO
6.07
GÁBOR LÁZÁR