FRANCESCO GIANNICO, Les Mondes Imaginaires
È un mondo sognante, delicato e malinconico quello immaginato dal musicista e soundscaper Francesco Giannico, presenza costante da queste parti… A tratti vengono alla mente atmosfere da film, come in “Order & Disorder”, dove sembra quasi di vedere un western modificato dalla prospettiva di Darren Aronofsky (quello scampanellio sibillino), o in “Hyades”, che si perde in un’ipotetica stratosfera con ospite d’eccezione il Thom Yorke di Amnesiac; ma anche un mare relativamente calmo, l’evocativa “Flammarion Engraving”. Naturalmente il compositore pugliese ha molto a cuore le fasi di registrazione e la resa del suono: con lui il dettaglio diventa subito arte del registrare, valga come esempio “Les Mondes Imaginaires”, ma è nell’intero album che tali risultati si manifestano in tutta la loro complessità. Questo non è un disco che si può ascoltare con leggerezza, nonostante sia particolarmente leggiadro ma, appunto: se siete del giusto umore vi garantisco che farete un viaggio negli abissi profondi dell’essere umano, il risultato finale a suo modo è più che affascinante, e sarebbe un peccato non dargli una chance derubricandolo a mero esercizio melodico. Siete avvisati.