FRANCESCO GIANNICO & GIULIO ALDINUCCI, Agoraphonia
L’agorà, cioè lo spazio sociale per eccellenza, dovrebbe essere il perno di questa collaborazione tra Giannico e Aldinucci. I due prendono le mosse da registrazioni sul campo provenienti da piazze ai lati opposti del mondo, non effettuate da loro, ma solo selezionate: i passi, il vociare, gli animali, il traffico in ogni sua forma, la festa, la musica locale con cui mettersi in dialogo con la propria elettronica (sentire “Shantangjie”). Tutto molto interessante e per certi versi scientifico nel suo trovare il minimo comune denominatore sonoro delle piazze (la quinta traccia è un mix di contributi da dovunque, se non si capisce la lingua non si capisce il posto, e potrebbe essere sempre lo stesso posto). A dirla tutta, però, i luoghi prescelti e le persone reali che li popolano scompaiono molto presto. Il terreno di gioco di Giannico e Aldinucci, di solito, è o il sogno o il ricordo o il viaggio. Il contesto uditivo che ci creano intorno è urbano solo all’inizio, perché poi si va immediatamente tra le nuvole, le vite degli altri ci giungono da lontano e potremmo finire sotto un autobus o buttare per terra per sbaglio un (immancabile e zuccherato, dannazione) bambino o il classico cameriere sempre di corsa. L’ambient/shoegaze di entrambi, che abbiamo ampiamente approfondito in passato e che qui è comunque di valore, poco sembra aver a che fare col commercio, la politica e la religione nelle sue forme ufficiali, cioè tutto quello che storicamente sta in piazza. La loro musica è per chi è stufo di queste cose, per chi in treno si perde nei suoi pensieri e non socializza con l’estraneo seduto accanto a lui. Questo il difetto che vedo in Agoraphonia (un album che di per sé si fa ascoltare con piacere): più che altro è Agorafobia, per ironia della sorte il vocabolo sul quale Francesco e Giulio avranno inizialmente giocato per trovare un titolo al loro progetto. Quando l’umanità è troppo chiassosa, l’artista si rifugia nel suo Altrove. Ma volevano davvero dirci questo?
Tracklist
01. Koutoubia (samples recorded by Fabio R. Lattuca in Koutoubia, Marrakesh, Morocco)
02. Plaza de Mayo (samples recorded by Ana Maria Romano G. in Plaza de Mayo, Buenos Aires, Argentina)
03. Shantangjie (samples recorded by Luca Bonaccorsi in S hantangjie, Suzhou, Jiangsu, China)
04. Piazza Umberto (samples recorded by Davide Di Francesco in Piazza Umberto I, Calcata Vecchia, Italy)
05. Agoraphonia (features sample from 20 different contributors)