FOSCA, Altrove
Erich Kuehl, insieme a Damiano Casol e a Davide Bristot, crea i Fosca, portandoli al debutto nel 2019. Poi, nel 2020 e nel 2021, i Fosca registrano questo disco, allargandosi a una decina abbondante fra musicisti di supporto ed altri che andranno ad integrarsi nella formazione, come ad esempio il batterista Yuri Piccolotto. Ad uscirne è un pugno di brani delicati, rifiniti e cesellati come piccoli manufatti di pregio. La presenza di questo stuolo di collaboratori dà ai brani di Altrove una vitalità sussurrata, con un impeto controllato, che non si lascia andare ma si carica di elegante tensione il lavoro. La voce di Erich accarezza in un tormento acustico, parte di un’insieme che racconta una storia intima e riservata, in grado di crescere di volume come “Corpi”, mantenendo eleganza anche quando fa tremare i muri del proprio castello.
Posso capire cosa abbia colpito Nicola Manzan per spingerlo a produrli su Dischi Bervisti: Fosca ha una forza, una potenza che è racchiusa in piccole cartoline delicate. Quando aprono uno spiraglio in più ci portano ad un passo dalla commozione e la finale “Altrove II” ne è esempio perfetto… non cadiamo nel loro trucchetto, Fosca è progetto temibile ed elegante, pronto a colpire al cuore come una riduzione concentrata di Non Voglio Che Clara, dove la poetica di Fabio Dal Min viene sostituita da una più aspra e struggente visione e da paesaggi che si espandono, perdendosi nei boschi in rivoli strumentali sinfonici e infiniti.