FLUIDS, Not Dark Yet
I Fluids, trio brutal death di Phoenix, dal 2018 hanno messo a ferro e fuoco il panorama estremo underground con svariate pubblicazioni tra split, demo e full length, con l’intento di portare a nuova vita il deathgrind lugubre e marcio della vecchia scuola, seguendo la scia dei Mortician. Il loro sound è la fusione degli elementi caratteristici del goregrind (chitarra e basso zanzarosi, voce gutturale, testi splatter) e gorenoise a formare quel qualcosa di disgustoso e personale che in questi anni li ha resi una delle band di maggiore impatto sui cuori e sulle menti di alcuni fan del genere estremo.
Not Dark Yet è il loro ultimo album, pubblicato il 4 giugno 2021 con Hells Hellbangers: trentasei minuti scanditi da blastbeat gelidi di drum machine accompagnati da riff pesanti e distorti, e voce cavernosa. Un assalto goregrind descritto in dieci brani dal suono barbaro, intervallato da intermezzi electro synth e campionamenti morbosi presi dalla vita reale.
L’apripista “Genesis Spoiled” e il suo monologo sull’autolesionismo/suicidio, unito a riff cupi e schiaccianti, blastbeat e a un raglio soffocante, disegnano atmosfere insane e fanno sì che sin dal suo inizio Not Dark Yet inchiodi alla sedia grazie al pathos proposto. L’album procede a ritmo cadenzato tra brani densi e martellanti (“Hope Forgotten”), incisivi e tumultuosi (“Empty Shed”) o sostenuti da suoni sguaiati e groovy (“Dignity Swindled”). Ad aver attirato di più la mia attenzione, nonostante abbia poca dimestichezza con ascolti elettronici o di lunga durata, sono stati in realtà gli episodi più lunghi e sperimentali: “Life Spent”, un pezzo ipnotico dove il goregrind è sovrapposto a soluzioni elettroniche e campionamenti malati, e “Humanity Reviled”, una marcia lenta e insinuante che in quasi nove minuti racchiude in sé tutto il loro approccio eclettico proponendo anche un finale melodico.
Apprezzando molto il lavoro di produzione minimalista, ho trovato che l’inserimento di tool elettronici e campionamenti vari in un contesto brutale e sferzante si sia rivelato una scelta più che azzeccata. Un altro bel colpaccio della Hells Headbangers.