FINNTROLL, Natten Med De Levande Finntroll
“La notte col troll finnico vivente” è un album dal vivo che funge da utile compendio della già consistente carriera dei Finntroll. Registrato il 20 settembre 2008 presso la prestigiosa Melkweg Hall di Amsterdam, fotografa un’ottima esibizione di uno dei gruppi più rappresentativi della nuova generazione folk metal scandinava, insieme ad Ensiferum, Koorpiklaani, Eluveitie e Turisas. Il metal folcloristico evoca ai profani l’ennesima definizione musicale d’origine anglossassone dai contorni labili e sfocati, mentre a quelli che ascoltano metal indica un sottogenere a tutti gli effetti, che mette in contrapposizione inevitabile chi di questo esalta la ricchezza e la qualità delle produzioni e chi ci trova solo suoni di flauti gentili e ritmi gioviali e danzerecci. I Finntroll associano gli strumenti e le tecniche della musica amplificata tipicamente metal – con la sua struttura ritmica e le sue chitarre sature – a rappresentazioni visuali, liriche, vocali e armoniche proprie del folclore finlandese. Mentre il cd gira nel lettore, infatti, cresce la netta sensazione di trovarsi di fronte all’unione particolare di due dimensioni solo in apparenza inconciliabili tra loro: la “modernità”, incarnata dall’heavy metal, e la tradizione, rappresentata sia dalle tematiche (personaggi, avvenimenti, leggende del passato e riferimenti a miti norreni, pagani e precristiani), sia dal ricorso all’uso di strumenti antichi (kantele finlandese, citara e flauti).
I pezzi di Natten Med De Levande Finntroll si caratterizzano per il ritmo sostenuto, che è dettato da linee di basso suonate in plettrata alternata, accompagnate dal rullante e dall’uso della fisarmonica (il cosidetto humppa metal), da uno screaming black metal acido e graffiante, nonché da una sostanziosa componente melodica costituita da cori coinvolgenti, assoli di chitarra e onnipresenti tappeti tastieristici. Ad essere qui presa in considerazione è la prima metà della discografia del gruppo: l’oscuro ma acerbo Midnattens Widunder (1999), il più professionale Jaktens Tid (2001) e l’album della consacrazione Nattfödd (2004), con una leggera predilezione per il primo. Numerose, comunque, sono le sfaccettature di questi brani: dalle atmosfere malinconiche di “Blodnatt” alla sinfonica “Rivfader”, dalla travolgente “Elytres”, vera summa del folk metal, a “Trollhammaren”, che cattura per melodia crescente e growling maligno, fino all’ubriacante “Slaget Vid Blodsälv” (con i suoi cori da osteria), è tutto un succedersi di sapori differenti. La maestosa natura nordica, l’anticristianesimo, il Kalevala e le saghe sui troll costituiscono l’immaginario di una formazione che ha saputo sempre rinnovarsi integrando di continuo elementi sonori originali e, già a partire dall’ultimo album in studio Blodsvept (2013), con l’abbandono graduale ma costante della dimensione più allegra e spensierata a favore di un folk metal più introspettivo e ricco di pathos. L’unico dubbio, stante l’indubbia qualità del disco in sé, è sul senso della decisione di pubblicare una testimonianza concertistica risalente al 2008 piuttosto che una attuale: esigenza commerciale legata ad obblighi contrattuali nei confronti della vecchia etichetta oppure occasione propizia per tracciare uno spartiacque significativo che cristallizza di fatto la prima parte della carriera del gruppo di Helsinki?
Tracklist
01. Kitteldags
02. Slaget Vid Blodsälv
03. Blodnatt
04. Nedgång
05. Nattfödd
06. Ursvamp
07. Eliytres
08. Aldhissla
09. Jaktens Tid
10. Rivfader
11. Korpens Saga
12. Trollhammaren
13. Fiskarens Fiende
14. Svartberg
15. Försvinn Du Som Lyser
16. Midnattens Widunder
17. En Mäktig Här
18. Det Iskalla Trollblodet
19. Segersång