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FATIMA AL QADIRI, Gumar Ep

Gli echi secolari della voce del cantante kuwaitiano Gumar ci spalancano le porte di quest’ep che porta il suo nome, riecheggiando come milioni di muezzin al calar del sole. La progressiva discesa della sfera di fuoco nel cielo lascia velocemente spazio all’argenteo splendore della luna (che in arabo si traduce proprio con il termine “Gumar”) e a tutti gli strascichi di pensieri che solo la notte sa contestualizzare. Il nuovo lavoro di Fatima Al Qadiri riflette sulla tematica universale dell’amore non corrisposto tramite quattro canti di sofferenza e dolore fortemente radicati nella cultura mediorientale, uno spaccato potente che riesce a far comunicare con eleganza un’ambient setosa e il riverberato lamento del classicismo arabo. Questa nuova uscita per Hyperdub rinforza lo status dell’artista natia di Dakar, dopo l’apprezzabile Medieval Femme del 2021, permettendoci di posare lo sguardo su una di cultura più vicina di quanto si possa pensare.

Le litanie vocali duettano con gli spazi elettronici, creando una narrazione minimale e fortemente spirituale. Le quattro tracce scorrono all’unisono, assumendo la parvenza di un flusso unico di canti atmosferici che fanno da lente d’ingrandimento su sentimenti trasversali a più culture. “I Lay Down My Life For You”, intona Gumar nel secondo pezzo, un canto infinito ripetuto con la devozione della litania più ostinata, puntellata dell’elettronica pacata e onnipresente di Fatima. Un matrimonio artistico evocativo sia per tematiche che per stilemi, 11 minuti di rispettosa riflessione.